martedì 22 marzo 2016

DEAD EYED SLEEPER - Gomorrh Review

"GOMORRH"

Release: 19 March 2016

Label: self-pub

Hometown: Germany

Genre: Death Metal

Tracklist:
01. Menschheit
02. Der Krieg I
03. Winterdämmerung
04. Grodek
05. Erinnerung





“Now he has arisen: he, who slept so long, 
from the depth arisen, out of arches strong. 

And the market's bustle stops in icy scare.”

The War: adapted from Der Krieg I by Georg Heym (1887 – 1912)

La visione apocalittica della realtà, un eterno, perpetuo movimento che deforma il tempo, che lo ingloba e lo seziona, il precario frutto di una forza generatrice che cade a terra come una bomba dal cielo, letale e distruttiva, portatrice di morte e distruzione.

Gomorrh dei Dead Eyed Sleeper è la somma di questa poetica, un po' espressionista nella forma e nei contenuti: è il ritratto in musica di uno dei più bui momenti attraversati dalla Germania dove la guerra e la sofferenza era il solo linguaggio parlato e i cui testi, rigorosamente in tedesco, si fanno portavoce di questa oscurità, di una decadenza e di un tormento che solo grazie ad un death metal convincente, pungente e brutale riesce a farsi strada, ruggendo con tutto il fiato che c'è nel corpo di questo leone ferito ma non sconfitto.

Cinque tracce dense, potenti, prive di virtuosismi stilistici, grezze ed immediate rendono questo lavoro discografico uno sforzo musicale ricco e sfaccettato, ottimamente costruito e di grande impatto, capace di andare ben oltre alla forma e di puntare soprattutto sul contenuto.

E' il riflesso dell'umanità, delle gioie e dei dolori, della bellezza e della bruttezza, è la doppia faccia di una medaglia che molto spesso non abbiamo il coraggio di guardare, ma che a volte ci dovremmo fermare ad osservare un po' meglio anche solo per riuscire ad intravedere quel riflesso patinato ed opaco di un viso che ci dovrebbe essere familiare, ma che troppo spesso dimentichiamo a causa di una maschera che ci imponiamo di indossare per passare inosservati, per omologarci e per sparire.

Un disco che va dritto all'essenza, che non ha paura di esprimersi, che è forte, brutalmente attuale e che non vuole scendere a compromessi.

7.5/10
Dora


Line-Up:
Vocals: Sam Anetzberger
Guitar: Stephan Wandernoth
Guitar: Peter Eifflaender
Bass: Thomas Amann
Drums: Cornelius Althammer 

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