Con un grande impatto visivo e sonoro, i Soulspirya, ovvero Nico (Tastiere, Piano, Synths, Programming e Voce) e P (Chitarre, Basso, Percussioni e Voce) ci hanno raccontato un po' del loro percorso artistico e del nuovo album.
Ciao ragazzi e grazie per l'intervista. Siamo sempre molto fiere di far conoscere la musica di casa nostra a tutti coloro che ci seguono e ci fa piacere includere anche voi in questa lista!
LFdM: Vogliamo iniziare subito con una domanda sui vostri video, Sorry e Be The First...entrambi molto ben curati, il primo conferisce eleganza a qualcosa che molto spesso viene classificato per l'esatto contrario, mentre il secondo mette a nudo la fragilità. Quanto è importante l'impatto visivo?
S: Ciao a tutti!
L’impatto visivo è fondamentale, a volte, anche più della musica stessa…soprattutto nei live, e nei video, è la prima cosa che cattura la tua attenzione.
LFdM: Cosa si prova a dare delle immagini alla musica? Vi siete diretti voi o c'è stato qualcuno che ha seguito questa parte, aiutandovi magari a trovare il giusto taglio registico?
S: Come si dice, è tutta farina del nostro sacco…cerchiamo sempre di mantenere una relazione, per quanto possibile, tra la musica che scriviamo e le immagini che vanno a rappresentarla.
Troppe volte si vedono band che fanno musica e con le loro immagini parlano di tutt’altro.
LFdM: Prima di farvi la domandina di rito che spetta a tutti, un po' come l'appello appena si entra in classe, volevo sapere esattamente da Nico: che cos'è per te melodia?
S: La melodia è qualcosa che ti entra in testa e poi non ti lascia più, un qualcosa di cosi viscerale
che non puoi più farne a meno….una musica senza melodia è una musica morta, una musica senza pretese…una musica che non va oltre.
LFdM: Ok domandina di rito: Come vi siete conosciuti e chi ha avuto la folle idea di buttarsi nella musica? Insomma raccontatevi un po' a chi non vi conosce e ha voglia di scoprire qualcosa di più su di voi.
S: Qui bisogna andare indietro nel tempo un po’ troppo! :-D
Entrambi siamo partiti con la classica band del paese, e tra varie scelte musicali nel corso degli anni ci siamo ritrovati in un progetto comune i “Lachaise” dal quale sono scaturiti due Album ed alla fine, per varie vicissitudini, abbiamo deciso di buttarci in questo particolare progetto…appunto i Soulspirya.
LFdM: Voi siete veneziani, ciò che mi ha sempre attratto di Venezia, oltre al paesaggio di rara bellezza, è quell'aura di mistero, sono sempre stata affascinata dalle maschere e da ciò che si può celare dietro ad esse, la vostra musica ha la stessa caratteristica, misteriosa ed intrigante, ce ne volete parlare?
S: Ci è sempre venuto naturale rimanere lontani dai classici cliché…non badiamo mai a ciò che scriviamo, se possa essere più vicino ad un genere o ad un altro, ci deve piacere e basta…dobbiamo solo essere soddisfatti a fine lavoro di ciò che ne esce..siamo sicuramente attratti verso musiche con sonorità più pesanti, atmosfere più gotiche, più tristi...però, diciamo, non abbiamo delle corsie predefinite.
LFdM: Tra le varie cose che ho letto su di voi quella che mi trova più d’accordo è che non siete una band di facile classificazione; per cui mi domando... per rendere originale un suono quanto lavoro e quanto affiatamento deve esserci fra due persone e quanto invece viene affidato alla digitalizzazione?
S: Ci devono essere almeno due costanti perché si possa essere quantomeno, non voglio dire originali perché è una parola pesante, ma almeno personali, e cioè: l’affiatamento tra i musicisti e non avere la paura di sperimentare.
LFdM: Pensate per il futuro di ricorrere, come testi, a temi ricorrenti o vi affiderete all'istinto?
S: I testi escono da tutto ciò che ci circonda, da tutte quelle cose che riescono a colpirci cosi tanto che ci sentiamo quasi il dovere di condividerlo con gli altri.
LFdM: Una caratteristica che è subito saltata all'occhio nell'osservare il vostro lavoro è la particolare attenzione e la cura dell'aspetto grafico. Avete molti interessi che sembrano concentrarsi tutti nella musica, dico bene?
S: Direi di si perché oltre alla musica ci piacciono tutte quelle arti connesse ad essa, dalla fotografia, al cinema, alla pittura…allora cerchiamo, in qualche modo, di intersecare il tutto.
LFdM: Torniamo alle canzoni "We Are Coming", tornano le maschere, il suono si fa più metallico e c'è una sovrapposizione e una combinazione di suoni un po' diversa rispetto alle altre tracce, azzardo che è quella che si avvicina di più alla vostra vera identità o sono fuori strada?
S: Fuori strada no, diciamo che siamo a metà strada…il metal è sicuramente parte integrante di noi, c’è l’ho abbiamo dentro, però siamo attratti molto anche da sonorità molto diverse da esso e non ci crea problemi manifestarlo.
LFdM: Come vi ha accolto il pubblico? Siete soddisfatti del feeling che si è creato con le persone?
S: Non è facile rispondere a questa domanda…ci sentiamo sempre dire che siamo particolari, però visti i tempi che corrono non è una cosa di cosi facile gestione…diciamo che la particolarità è un arma a doppio taglio.
LFdM: L'esperienza live è il vero punto di svolta per una band, un momento clou di tutto il percorso musicale di un gruppo, un po' la prova del nove se vogliamo. Com'è per voi esibirvi dal vivo?
S Per noi è il punto massimo, la vera espressione del musicista…quando sei sopra un palco tutto il resto non conta…sei tu ed il tuo pubblico, devi solo essere te stesso e dare il massimo…è come aprire ogni volta il vino migliore che si ha in cantina.
LFdM: Per concludere, avete qualche tour in programma? Quali sono i progetti per il vostro immediato futuro?
S: Al momento stiamo concentrando tutte le nostre energie sulla registrazione del nostro Album di debutto come Soulspirya e da li partire con una serie di live importanti.
LFdM: Vi salutiamo facendovi un grande in bocca al lupo per la vostra carriera.
Un grazie di cuore
S: Grazie a voi per la disponibilità e l’opportunità dataci.
(Intervista di Michela e Dora)
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