"THE COYOTE WHO SPOKE IN TONGUES"
1. Kylie
2. Green Machine
3. Give Me 250ml
4. The Hollingsworth Session
5. Space Cadet
6. Gardenia
7. El Rodeo
8. Argleben II
9. Court Order
In varie interviste John Garcia aveva parlato dell’intenzione di realizzare un album acustico, e d’altra parte la dimensione unplugged era già stata testata live in varie occasioni, con ottimi risultati. Bene, in questo The Coyote Who Spoke In Tongues, secondo lavoro solista dell’ex leader dei Kyuss, è possibile ascoltare sotto questa nuova veste diversi brani della sua ex band e alcuni inediti.
Il risultato è a mio avviso davvero ottimo e suggestivo. Dimenticatevi la potenza monolitica dello stoner rock, qui l’atmosfera è intimista e rilassata, e a tratti può addirittura ricordare i Led Zeppelin di “III”.
Classici come “Green Machine” e “Space Cadet” si adattano sorprendentemente alla dimensione acustica e risultano cariche di feeling blues, mentre “Gardenia”, soffusa e delicata, è un autentico gioiellino da ascoltare ammirando i colori sfumati di un tramonto nel deserto.
Gli inediti non sono da meno: “Kylie” riesce ad essere energica e trascinante anche senza elettricità, grazie anche ad alcuni azzeccati interventi di tastiere, “Give Me 250ml” mette in risalto la voce del leader, davvero al top della forma, come dimostra anche nella dinamica e raffinata “The Hollingsworth Session”. “Argleben II” è notturna, malinconica, e lo strumentale “Count Order” è un notevole saggio di abilità chitarristica.
Nel suo genere The Coyote Who Spoke In Tongues è un lavoro bellissimo, perfetto per “disintossicarsi” da troppe scosse elettriche.
8/10
Andrea
Line-up:
John Garcia – vocals
Ehren Groban – guitar
Mike Pygmie – bass
Greg Saenz – drums
www.facebook.com/JohnGarciaOfficial
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