Se consideriamo l’ottimo consenso di pubblico e critica avuto con gli ultimi due album, non si comprende come sabato scorso al "Dagda Live Club" di Borgo Priolo (PV), ad assistere allo show dei Lacrimas Profundere eravamo in quattro gatti.
Fortunatamente ciò che rende un uomo artista non è solo la grande abilità tecnica, ma anche la professionalità con la quale riesce a rendere
grandioso uno spettacolo anche con poca audience.
Alternando il vecchio ed il nuovo repertorio, la band teutonica conferma la propria passione a certe sonorità tanto care ai gruppi gothic metal alla Poisonblack ed Entwine per intenderci, ma getta anche uno sguardo oltre la cortina dell’alternative rock, inanellando una scaletta assolutamente gradevole e meritevole di tutti i plausi.
Balza subito all'orecchio come molti brani, leggermente
rivisitati in chiave più rock, abbiano suonato meglio dal vivo rispetto al disco, grazia anche alla voce particolare del loro principale compositore Rob Vitacca.
Un ringraziamento speciale va a Fabry ed a tutto lo stuff del Dagda Club, che per quanto certe burocrazie tentino invano di occultarne la posizione geografica, hanno messo su un bel posticino dove ascoltare la musica che ci piace. Bravi ragazzi!
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