Tracklist:
1. Bullets
2. Still
Alive
3. Take On
My Legacy
4. A New
Dream
5. Someone
Says
6. Random
Logic
7.
Architecture Of A God
8. Children
9. Those
Days
10. We
Belong To Yesterday
11.
Stardust And Ashes
12. Diamond
Sono passati ben 7 anni da “Return To Heaven Denied Part II”, e sinceramente sentivamo la mancanza dei Labyrinth, una formazione che ha sempre garantito prodotti di altissimo livello. In questi anni è successo un po’ di tutto, dal cambio di casa discografica all’abbandono momentaneo di Roberto Tiranti, sostituito da Mark Boals.
Oggi i Labyrinth si ripresentano con una formazione rinnovata: accanto a Cantarelli, Thorsen e al rientrante Tiranti c’è una sezione ritmica composta da Nik Mazzucconi (proveniente dagli Edge Of Forever) e dal veterano John Macaluso, un musicista che vanta una sfilza di collaborazioni infinita, dai Riot V ai Tnt a Yngwie Malmsteen. Nuovo di zecca anche il tastierista, e Oleg Smirnoff è un nome che chi segue il metal italiano conoscerà senz’altro, viste le sue collaborazioni con bands come Death SS, Eldritch e Vision Divine.
Architecture Of A God è a mio avviso un lavoro superbo,
forse non il migliore della loro ormai nutrita discografia ma sicuramente il
più maturo e il più “ragionato” nella scelta di suoni ad atmosfere.
L’ispirazione raggiunge il top nella title-track, nove minuti di power prog
dalle varie sfaccettature, dall’introduzione soffusa, alla successiva
esplosione di riffs, fino ad una serie di cambi di tempo centratissimi e mai
fini a se stessi, insomma un capolavoro. L’opener “Bullets” viaggia su ritmi
sostenuti, con le tastiere di Smirnoff che sostengono mirabilmente le chitarre,
mentre Tiranti si conferma uno dei migliori cantanti metal italiani di tutti i tempi.
“Still Alive” e “Someone Says” sono class metal a 24 carati, “Those Days” suona
eterea e raffinata, “Take On My Legacy” è invece un esaltante speed che si
riallaccia alla storica “Moonlight”, da “Return To Heaven Denied”.
Riuscitissima anche la cover di “Children” di Robert Miles (un successo trance
degli anni 90) trasformata in un heavy metal spaziale e futurista, da ascoltare
a tutto volume in cuffia: sballo garantito!
Abbiamo aspettato 7 anni… ma ne è valsa davvero la pena!
9/10
Andrea
Line-up:
Roberto Tiranti – vocals
Andrea Cantarelli – guitar
Olaf
Thorsen – guitar
Nik
Mazzucconi – bass
John
Macaluso – drums
Oleg
Smirnoff – keyboards