Gli AMORPHIS hanno finalmente concluso le registrazioni del loro prossimo album in studio, intitolato “Queen Of Time”. Il disco verrà pubblicato il 18 maggio da Nuclear Blast. Rispetto al suo predecessore “Under The Red Cloud” (2015), questo lavoro vede l’inserimento di flauti, strumenti a corda, arrangiamenti orchestrali e persino un coro. Inoltre per la prima volta sarà possibile ascoltare l’autore dei testi, Pekka Kainulainenon, che contribuisce al disco con un discorso in finlandese!
Oggi la band svela altri dettagli sulla produzione, sul titolo, sulla copertina e sul ritorno del nuovo/vecchio bassista Olli-Pekka Laine.
Ancora una volta l’album è stato prodotto dal celebre Jens Bogren (OPETH, AMON AMARTH, KREATOR, e altri), ben conosciuto per la sua capacità di sfidare e motivare gli artisti durante il processo di registrazione. Egli non ha di certo paura di far sì che i musicisti oltrepassino i propri limiti!
Esa commenta: "Ritengo che ‘Queen Of Time’ abbia rappresentato una grossa sorpresa anche per noi. Durante le prove e la pre-produzione non avevamo idea che Jens avesse già in testa il quadro generale. È una naturale continuazione di ‘Under The Red Cloud’, ma con gli steroidi. Le canzoni sono più aggressive, ma al tempo stesso sono presenti più parti dinamiche, armonie e arrangiamenti orchestrali. Il risultato sono gli AMORPHIS come non li avete mai ascoltati prima! Essenzialmente lavorare con Jens è stato eccellente. Come persona è molto simile a noi: abbiamo il medesimo strano senso dell’umorismo e non ci spaventa lavorare duramente”.
L’artwork, che è stato realizzato ancora una volta dall’artista francese Jean ”Valnoir” Simoulin - Metastazis, cattura perfettamente il feeling dei testi e della musica. Attraverso le parole dell’autore dei testi Pekka Kainulainen, il tema lirico è universale: “Le culture nascono, si sviluppano e vengono distrutte. La storia dell’uomo consiste nel ricercare, trovare e dimenticare. Una singola scintilla può incendiare il mondo, una singola idea può far nascere una cultura. Il più grande può stagnare nell’insignificanza, il più piccolo può possedere il potere del cambiamento. I testi dell’album sono echi distanti di antichi popoli delle foreste, appartenenti a un’epoca in cui il senso delle cose era proporzionato all’energia cosmica che governa la nascita e la morte. Se si perdeva il legame, cercavano un filo di conoscenza, trovavano una nuova direzione e rinasceva una nuova era”.
“Queen Of Time” vede inoltre il ritorno del vecchio/nuovo bassista Olli-Pekka 'Oppu' Laine, che sostituisce Niclas Etelävuori, uscito dal gruppo nel 2017. Oppu è uno dei membri che fondarono la band nel 1990 e ha registrato sette dischi con gli AMORPHIS (“The Karelian Isthmus” LP, 1992; “Privilege Of Evil” EP, 1993; “Tales From The Thousand Lakes” LP, 1994; “Black Winter Day” EP, 1995; “Elegy” LP, 1996; “My Kantele” EP, 1997 e “Tuonela” LP, 1999), prima di separarsi dal gruppo nel 2000.
"A essere onesti 'Oppu' era l’unico che avremmo immaginato negli AMORPHIS. È stato divertente: quando abbiamo suonato i primi concerti assieme la scorsa estate c’era un clima davvero familiare. È stato coinvolto negli arrangiamenti delle canzoni e ha anche portato in tavola delle ottime idee!”, racconta Esa. Oppu aggiunge: "Lo scorso anno con gli AMORPHIS è stato eccitante, nostalgico e divertente, ma al tempo stesso è stato anche confortevole essere di nuovo coi ragazzi. Sarà un cliché, ma è stato come tornare a casa dopo una lunga odissea. Dopo diciotto anni sembra di ripartire da dove avevamo lasciato. Non vedo l’ora di andare in tour. Il nuovo album è davvero solido, la cosa più difficile sarà scegliere le canzoni da suonare dal vivo. Nei prossimi anni vi regaleremo dei concerti killer! Inoltre prevedo una lunga e florida carriera per la band nella formazione attuale”.
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