lunedì 31 agosto 2015

FORTE RUIN - Forte Ruin Review

FORTE RUIN

Release: 2015

Tracklist:

01. Alienated Humanity
02. 45 Days
03. Enter the Masquerade










La Finlandia, terra dei mille laghi e a quanto pare anche delle mille band, ha dato i natali anche ad un gruppo di sei ragazzi di Lathi che, nel 2011 hanno deciso di intraprendere un cammino fatto di note e pentagramma, arrivando fino ad un 2015 che si prevede ricco di novità  e che li vede pronti ad uscire con la copia fisica del loro primo auto-celebrativo EP.

I Forte Ruin attingono direttamente la loro base e la loro ispirazione da una varietà di generi tutti ben riconoscibili all'interno delle tre tracce del disco: si possono sentire gli echi dei Children of Bodom, ritrovare la grinta degli Arch Enemy, è palese anche il richiamo agli In Flames e ai Fear Factroy, il tutto condensato e ben amalgamato in quello che è un death metal melodico con un contrappunto epico che li rende molto sfaccettati ed interessanti.

Ci sono riff pesanti e persistenti, versi arrabbiati e aggressivi cantati da voci che si danno battaglia, con un clean orecchiabile e piacevole alternato al ruggito del tuono che urla e ringhia in modo abbastanza convincente, il tutto condito dal trittico chitarra/basso/batteria che dà il suo meglio per non sfigurare, per essere all'altezza del compito, ossia quello di restare impresso nel cuore di chi ascolta, lasciare una traccia del proprio passaggio e, possibilmente, non essere più dimenticato.

La brillante "Alienated Humanity" è il pezzo di apertura dell'EP ed è quella che più di tutte descrive al meglio il concetto alla base della band, quel death metal melodico che ha fatto scuola e che sembra accordarsi alle corde dell'animo dei sei finlandesi.

Il brano successivo, "45 Days", è capace di spingersi un po' più in là rispetto alle generiche catalogazioni, è come se la band avesse ingranato e fosse pronta a restituirci qualcosa di più di sé, per poi esplodere in una girandola di variazioni in "Enter the Masquerade", degna conclusione di un percorso che non vediamo l'ora di poter approfondire.

Mille laghi, mille band, mille sonorità diverse. La Finalndia ci sa davvero stupire e lo fa sempre regalandoci piccoli gioielli che brillano come l'ultimo raggio di sole prima della lunga notte.

7/10
Dora



Membri: 

Arttu Ruusunen - lead vocals 
Saku Aaltonen - guitars & backing vocals 
Samu Aaltonen - guitars & backing vocals 
Arto Viitanen - bass & backing vocals 
Jere Aaltonen - drums 
Veli-Matti Kyllönen - keyboards


Nessun commento:

Posta un commento