"Déjà-Voodoo"
Label: Massacre Records
Style: Melodic Hard Rock
Country: Switzerland
Track List:
1. Deja-Voodoo
2. Director's Cut
3. Suspended
4. Never A Guarantee
5. Reaching Out
6. Home Again
7. Freedom And Progress
8. Time And Tide
9. Without A Net
10. Full Disclosure
11. Fool's Parade
12 Dr. Hell No
13. To Be With You Once More
Band elvetica di veterani del metal, che ha subito più di un cambio di line-up dagli esordi a metà degli anni 90', i Crystal Ball presenteranno il loro nono full-length agli inizi del mese prossimo. Registrato a Solingen presso i Roxx Studios di un tale Stefan Kaufmann (Ex Accept, ex U.D.O.) che lo ha prodotto, mixato e masterizzato, prestandosi anche come backing vocals e chitarra solista in alcuni pezzi, come Without A Net, Suspended e Home Again, l'album conferma le indiscutibili doti degli svizzeri (Steven Mageney – voce, Scott Leach e Tony "T.C." Castell – chitarre, Cris Stone – basso, Marcel Sardella – percussioni) grandi musicisti, capaci di creare melodie sempre d'effetto, che si tratti di pezzi su cui pogare o di quelli durante i quali una volta il parterre si illuminava con gli accendini.
Album che si potrebbe anche definire come un mix ben riuscito tra Gotthard, Pink Cream 69 e Accept, Deja- Voodoo non nasconde affatto il segno lasciato dalla mano di Kaufmann. Per gli amanti del genere è un album da non lasciarsi assolutamente sfuggire, perché c'è tutto quello che da questa band ci si deve aspettare: potenza, energia, emozione da groppo in gola, pogo sfrenato, melodie sopraffini con tanto di chitarre trillanti e canterine, sezione ritmica che picchia giù duro e cori da brividi.
La track d'apertura, della quale si può vedere il suggestivo e inquietante video ufficiale su Youtube, già dà un'idea del tono che manterrà l'album per le restanti 12. Trascinante, energica, guascona, rimane subito impressa con il gioco di parole del ritornello-titolo.
Con i tagli del regista non si scherza, e nemmeno con questa seconda traccia, "Director's Cut", che ci dà il benvenuto sulla scena, diretta magistralmente dalle chitarre cattive e graffianti di Scott e Tony e pestata senza pietà dalle bacchette e dalle corde di Marcel e Cris, senza dimenticare che le corde vocali di Steve non perdono un colpo e rimangono calde, piene e possenti, capaci di districarsi abilmente tra una song e l'altra.
"Suspended" continua a tenere alto il ritmo, un po' come nelle serate alcoliche, in cui è vietato scendere di gradazione, ma è caldamente consigliato aumentarla gradualmente.
"Never A Guarantee" esalta le doti vocali di Mageney e ci sfida con un ritornello fighissimo, ma dalla tonalità che non tutti possono permettersi.
"Reaching Out"" è perfetta come inno dei rockers e metallers di tutto il mondo e il ritornello “We're living to rock and we are rocking to live...reaching out for rock'n'roll” è il nostro motto ideale, o no?
Finalmente una ballad ad ampliare il respiro finora davvero serrato di questo album. Home Again è un lento dal ritornello in crescendo, con cori splendidi, che dal vivo farà un figurone. Magiche chitarre e voce graffiante e sensuale sono i punti di forza di questo pezzo che viene seguito dall'arabeggiante intro di "Freedom And Progress", che ci riporta ai ritmi dei pezzi precedenti, ma con un impegno morale maggiore nelle lyrics e un'armonizzazione tipicamente mediorientale. Devo aggiungere che adoro (lo scriverei in stampatello se potessi) il ritornello di questa canzone. Cattiva, cattivissima e intrigante "Time And Tide", che apre con una intro che se fosse un'arma, ci abbatterebbe impietosamente a colpi secchi e inesorabili di mazza da baseball.
"Without A Net" conferma le vocal skills di Steve Mageney, che in verità qui si è proprio voluto mettere alla prova senza rete di protezione.
"Full Disclosure" merita, sia per il ritornello sia per le chitarre che si rincorrono alla velocità della luce in chiusura del pezzo ma, come la traccia successiva, è inclusa solo nell'edizione Digipack come bonus.
"Fool's Parade" è un altro di quei pezzi che dal vivo farà cantare l'audience. Peccato che, almeno al momento non ci sia l'ombra di una data italiana.
"Dr. Hell No" infiammerà di sicuro gli animi di tutti i metalheads presenti ai live, già me li vedo a cantare il ritornello a squarciagola.
La traccia di chiusura è una delle mie preferite in assoluto dell'album, così bella da commuovere per testo e arrangiamenti, specie nel refrain, anzi da ora in poi prevedo possa entrare a far parte delle mie personalissime all time faves, come alcune ballad targate UDO, alle quali, a mio parere assomiglia molto. Dal tema epico e intramontabile dell'amore eterno eppure destinato a finire male, questo pezzo si districa egregiamente in quasi 7 minuti di durata, che volano senza accorgersene. “You're the path that I'll follow, you're the sole I adore...” credo sia una dichiarazione che tutti noi abbiamo sognato di sentire pronunciare dalla nostra dolce metà, almeno una volta.
Dalla prima all'ultima traccia Deja-Voodoo è un album che spacca, ben bilanciato, sempre gradevole, lo si può ascoltare dall'inizio alla fine più e più volte di fila e non stufa mai, anzi, ogni volta scommetto che vi ritroverete a improvvisare headbanging e air guitar a gogo!
Raramente ho avuto il piacere di notare come in una sola release, che non fosse un greatest hits, ci fossero inanellati ben 13 pezzi con tanta maestria, ma d'altra parte la scuola da cui questa band proviene è da sempre una delle migliori.
E ora non mi resta che augurarvi buon ascolto...
9/10
Margherita Realmonte (Meg)
LINE-UP
Steven Mageney - Vocals
Scott Leach - Guitars
Tony "T.C." Castell - Guitars
Cris Stone - Bass
Marcel Sardella – Drums
Nessun commento:
Posta un commento