venerdì 2 settembre 2016

VALIENT THORR - Old Salt

"Old Salt"

Release date: 29 July 2016


Country: USA

Style: Hard Rock/Metal

Tracklist:
1.Mirakuru
2.Lil'Knife
3.Cut And Run
4.No Count Blues
5.The Trudge
6.Worm up
7.Spellbroke
8.Linen Maker
9.The Shroud
10.Looking Glass
11.Jealous Gods

A sei anni dall'ultima release, per Volcom Entertainment, i Valient Thorr di Valient Himself alla voce, Eidan Thorr e Sadat Thorr alle chitarre, Lucian Thorr alle percussioni e Dr. Professor Nitewolf Strangees al basso, sono tornati con un nuovo album di 11 tracce in uscita a fine Luglio per Napalm Records. 

La band del North Carolina, dopo la lunga pausa dagli studi di registrazione, vorrebbe riportarci a un sano, grezzo rock stradaiolo e abbastanza accattivante, con spunti punk, garage e un po' Southern, che si possono già sentire dalle prime due tracce, ma che percorrono inesorabilmente tutto l'album. Ritmi, schitarrate, arrangiamenti e linea vocale si avvicendano da una traccia all'altra in maniera piuttosto monotona, a essere onesti, ma sono un po' i “limiti” del genere musicale al quale fanno in qualche modo riferimento i 5 loschi ceffi di Chapel Hill. Bisogna aspettare l'ottava traccia, la strumentale "Linen Marker", più lenta, ma finalmente diversa, per lasciarci trasportare per un attimo in una dimensione più riflessiva, grazie alle chitarre di Eidan e Sadat, senza l'elemento di distrazione creato dalla vocalità, spesso urlata e monocorde di Valient. The Shroud è un bel pezzo, sarà che lo si gode meglio dopo lo stacco notevole della track precedente. Scanzonata e a mio parere molto trascinante dal vivo, Looking Glass si impone con un bel refrain “Mirror mirror, do you see who is looking back at me?” e con un potente assolo di chitarra. La track di chiusura con il suo refrain “Lead us into battle, light’s not reaching our eyes time will only slip away” ci lascia con un po' di amaro in bocca. 

Old Salt è un album per gli amanti di un genere che si potrebbe provare a definire come una sorta di mix tra Stooges, MC5 e un pizzico di Thin Lizzy, ma senza picchi di particolare eccellenza. 

Tuttavia, è un album che si ascolta piacevolmente, magari durante uno di quei momenti in cui non ci va di rilassarci, ma di urlare la nostra frustrazione un po' contro tutto e tutti. Buon divertimento!

6,5/10
Margherita Realmonte (Meg) 


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