"Astra Symmetry"
Release Date: September the 2nd, 2016
Label: Napalm Records
Style: Stoner psych rock
Country: Switzerland
Tracklist:
1. Abyss
2. Moon
3. Endless Ocean
4. The Water Bearer
5. Crossroad
6. Mirrors
7. Dead Planet’s Eyes
8. Seeds
9. Astraea
10. Arch
11. The Guardian
12. Realms Of Light
Un’opera decisamente ambiziosa, questa quinta fatica dei Monkey3. Se in precedenza il combo svizzero si era fatto notare per il suo stoner rock psichedelico, in questo caso si sconfina spesso nel progressive e nello space rock.
Astra Symmetry è un concept album basato sull’interpretazione delle costellazioni, e ci regala momenti di grande intensità e suggestione. E’ diviso in 4 capitoli (“Water”, “Air”, “Earth” e “Fire”) ognuno dei quali formato da 3 brani.
Astra Symmetry è un concept album basato sull’interpretazione delle costellazioni, e ci regala momenti di grande intensità e suggestione. E’ diviso in 4 capitoli (“Water”, “Air”, “Earth” e “Fire”) ognuno dei quali formato da 3 brani.
“Abyss” inizia come una freakeria orientaleggiante, con tanto di sitar e tablas, per poi crescere di intensità e chiudersi con effetti spaziali che ricordano gli Ozric Tentacles. “Moon” è rallentata, dalle sonorità doom e caratterizzata da un inquietante mellotron. “Endless Ocean” sfoggia atmosfere ossessive alla Hawkwind su cui la chitarra, carica di effetti, è libera di improvvisare. L’amore per i Pink Floyd e per il loro sound dilatato è evidente in tracce come “Crossroad” e “Mirrors”, quest’ultima dominata dalla chitarra acustica e da venti siderali, mentre “The Water Bearer” è decisamente più heavy e sabbathiana. La voce appare raramente, ed è presente con regolarità solo in “Dead Planet’s Eyes”, il brano più orecchiabile, vicino allo stoner rock dei Monster Magnet. Il lato più sperimentaledegli elvetici invece lo si ascolta nell’inquietante “Astraea”, ideale colonna solora per una passeggiata notturna nella foresta nera! Un altro brano notevole è “The Guardian”, con un lungo solo di chitarra nettamente Gilmouriano.
Un lavoro davvero ben fatto, vario e coinvolgente, il cui unico difetto è la sua eccessiva durata (72 minuti) che porta inevitabilmente a qualche momento di stanca, soprattutto se l’album viene ascoltato tutto d’un fiato.
7,5/10
Andrea
Andrea
Line-up:
Boris – guitar
Kevin – bass
Walter – drums
dB – keyboards
*Photo Credit: Sandra Garrido Campos
*Photo Credit: Sandra Garrido Campos
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