lunedì 9 novembre 2015

Hardcore Superstar & Michael Monroe Live Report

Chase The Ace - Michael Monroe - Hardcore Superstar
@Borderline Pisa 23 ottobre 2015 


By Michela

Michael Monroe è un po’ come quell’amico sul quale puoi sempre contare e che, nonostante tu lo conosca da una vita, riesce sempre a sorprenderti. E’ incredibile come l’istrionico finlandese si esibisca ancora con la stessa verve, passione e dedizione degli esordi, senza che in lui traspaia il ben che minimo senso di appagamento.
A dispetto dell’esibizione di due anni fa, questa volta il piccolo pub di Pisa è stracolmo di gente. 
Il primo gruppo ad esibirsi sono i Chase The Ace originari di Tel Aviv ma con base a Londra.
Il loro è un rock genuino che senza infamia e senza lode scivola via piacevolmente, intrigandoti con suoni puliti e carichi di adrenalina, e se consideriamo che il 99% delle band di supporto vengono bistrattate più per mancanza di buon senso che cultura musicale direi che è già un ottimo risultato. 
Con l’inconfondibile sguardo ironico, da dietro il bancone del bar fa capolino un Sami Yaffa che sembra aver fatto davvero un patto col diavolo a giudicare dalla straordinaria forma fisica. A ruota arriva la band, che senza darci nemmeno il tempo di uno scatto rubato con l‘iPhone sale sul palco e ’78 ci sta già travolgendo.
Inutile palesare che sulle note di "Oriental Beat" e "Malibu Beach Nightmare" il locale è sul punto di esplodere, forse sarebbe strano il contrario, ma loro per noi saranno sempre gli Hanoi Rocks, quei ragazzi ribelli e cotonati venuti dal freddo che fecero innamorare Slash & Co. e che volente o nolente hanno messo la loro firma su un’epoca che difficilmente rivivremo. 
I pezzi tratti dall’ultimo album “Blackout States” sono belli carichi a dimostrazione del fatto che pur non essendoci un Dregen o un Ginger dietro le chitarre, i carismatici Sami Yaffa e Steve Conte con la loro esperienza riescono impeccabilmente a far concentrare il pubblico sull’ugola d’oro finnica. Alternando pezzi nuovi a quelli dei Demolition 23, termina la loro esibizione mentre la gente sta ancora facendo handbanging per eccesso di adrenalina nel sangue, che quasi non si accorge dell’ingresso delle Star della serata, gli svedesi Hardcore Superstar, anche loro abbastanza freschi di pubblicazione.
Ritrovandosi improvvisamente nella Los Angeles di metà anni ’80, la band capitanata da Jocke Berg inizia subito a dettare legge con il suo hard rock dalle venature glam, che ha lo stesso impatto di un cannone che spara scintille incandescenti sulla folla.
Pur non apprezzandone a pieno le doti canore del leader, devo ammettere che il buon Jocke ha un gran carisma e lo sa trasmettere al pubblico in sala. Purtroppo per loro negli anni non hanno mai avuto, a mio avviso, grandi pezzi e forse è anche per questo che l’esibizione risulta essere un po’ monocromatica, nonostante vi sia grande trasparenza nell’esecuzione dei brani ed i riff funkeggianti impolpano il locale fino a farlo straboccare. Mentre la serata sta volgendo al termine e sui volti inizia nevroticamente a prodursi qualche sbadiglio, con una birra in mano scorgo Nasty Suicide...Nasty Suicide? Il chitarrista storico degli Hanoi Rocks? 
*Under my feet, my heart beat..


Setlist:
MICHAEL MONROE
'78
This Ain't No Love Song
Old King's Road
Trick of the Wrist
Oriental Beat (Hanoi Rocks)
L.E.S
Man With No Eyes
R.L.F
Goin' Down with the Ship
Hammersmith Palais (Demolition 23)
Got Blood?
Stained Glass Heart
Tragedy (Hanoi Rocks)
Malibu Beach Nightmare (Hanoi Rocks)
Up Around the Bend
(Creedence Clearwater Revival cover)
Dead, Jail or Rock 'n' Roll
Encore:
Nothin's Alright (Demolition 23)
I Wanna Be Loved (The Heartbreakers cover)

HARDCORE SUPERSTAR
Sadistic Girls
Guestlist
Touch The Sky
Medicate Me
Bully
Wild Boys
Dreamin' in a Casket
Into Debauchery
Don't Mean Shit
Hateful
Moonshine
Last Call for Alcohol
We Don't Celebrate Sundays
Above the Law

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