SHADOWMAKER TOUR
29 Ottobre 2015 - @Alcatraz Milano
Non è la prima volta che Milano si accende sotto le note di tre violoncelli che arrivano direttamente dalla Finlandia e, dopo il grandioso e ricchissimo concerto dello scorso 29 Ottobre siamo più che sicuri che non sarà di certo l'ultima.
Il gruppo finlandese non si è presentato da solo sul palco. Ad aprire la serata, direttamente da Adelaide, arrivano i Tracer, un gruppo di soli tre membri che, però, vale per un esercito, complice una carica non indifferente e una resa dal vivo davvero niente male che riesce perfino a far sciogliere i fan più impettiti, pronti a scaldarsi insieme allo scatenato trio che non si risparmia e che snocciola a velocità supersonica vecchie e nuove hit dei propri album rendendo sempre meno frenetica l'attesa dei ragazzi di Helsinki, già pronti nelle retrovie.
Tra canzoni tostissime e ritmate, pezzi quasi selvaggi ed un rock'n'roll della miglior fattura, gli australiani sembrano portarci un po' del caldo della loro terra anche in questa giornata di fino ottobre e tutti i presenti non mancano di urlare il loro apprezzamento per una performance grintosa che ha davvero fatto dimenticare il tempo che passa.
La musica si ferma e le luci tornano ad illuminare il locale ora sempre più impaziente; i Tracer salutano il pubblico che rivolge loro una grande ovazione d'apprezzamento e poi lasciano il palco a loro, le vere star della serata, accolti con un'ondata di applausi ed urla da far cadere il soffitto dell'Alcatraz, avvezzo sicuramente a queste manifestazioni d'affetto dei fan, ma non per questo ormai abituato a quello che sembra essere ormai un rito obbligatorio.
Perttu Kivilaakso, Eicca Toppinen e Paavo Lötiönen entrano in scena accompagnati dall'impareggiabile Mikko Siren, il batterista della band, e subito è un tripudio di note e di metal.
Reign Of Fear ci introduce alle sonorità di Shadowmaker, l'ultimo album dei finlandesi e subito l'entusiasmo del pubblico, ma anche della band, sale alle stelle, ognuno supportato dalla grinta dell'altro, pronti a rincorrersi sulle corde di tre violoncelli che sanno come intrigare ed appassionare tutti i presenti.
Non c'è tempo per riposare, la carica è talmente alta che i pezzi iniziano a rincorrersi uno dopo l'altro tra brani vecchi e nuovi, tra strumentali e cantati, affidati oggi alla voce di Franky Perez, che convince certamente, ma che resta decisamente in ombra se messo a paragone con la bravura tecnica e di presenza scenica dei suoi colleghi musicisti, ormai lanciatissimi e vivaci anche nello scambio di ammiccamenti con un pubblico in pieno delirio musicale.
Tra luci spettacolari, una musica sconvolgente e di forte impatto, video proiettati alle spalle dei quattro ragazzi e l'approvazione generale, gli Apocalyptica ci regalano uno show che è un muro di suono impenetrabile e potentissimo, capace di sfondare le pareti del locale alle note delle sempre apprezzatissime ed amate Bittersweet e Master of Puppets, cantate a squarciagola dai presenti che restano incantati dalla scioltezza e dalla facilità che i quattro ragazzi del nord riescono ad imprimere alla loro performance, facendola risultare coinvolgente, ma soprattutto di grandissimo impatto emotivo.
La serata non sembra essere abbastanza lunga e sulle struggenti note di Dead Man’s Eyes cala definitivamente il sipario su quella che è stato un vero spettacolo sotto ogni punto di vista capace di lasciare tutti soddisfatti ed appagati.
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Too Much - We’re Only Animals - Water For Thirsty Dogs - There’s A Man - Astronaut/Juggernaut - Devil Ride - Us Against The World
APOCALYPTICA Setlist:
Reign Of Fear” - Grace - I’m Not Jesus - House Of Chains - Not Strong Enough - Master Of Puppets - Inquisition Symphony - Bittersweet - Harmageddon - Hope - Riot Lights - Shadowmaker - Hole In My Soul - Refuse, Resist - Ludwig Wonderland - Seek ‘N Destroy - Hail of Mountain King - One - I Don’t Care - Dead Man’s Eyes
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