Mötley Crüe + Alice Cooper
10 Novembre @Mediolanum Forum Milano
Live Report by Bene "The Sentinel"
Alzi la mano chi non ha avuto neanche un secondo di esitazione prima di comprare il biglietto del fantomatico final tour di una band che ha ormai passato da tempo il suo periodo d’oro e si presenta con un hashtag beneaugurante come #ripmotleycrue. Ebbene, dopo una serata come quella dello scorso 10 novembre al Mediolanum Forum posso affermare con certezza che gli indecisi temerari saranno orgogliosi di poter dire: io c’ero… soprattutto fra qualche anno.
Dopo la breve esibizione dei Saint Asonia, gruppo statunitense nato sulle ceneri dei Three Days Grace e fautore di un post-grunge senza particolari guizzi, si entra nel vivo della serata con lo show di Alice Cooper. Il micidiale esordio con The Black Widow non è nulla in confronto a ciò che accompagna l’esecuzione di due grandi classici come No More Mr Nice Guy e soprattutto Poison, cantata dalla prima all’ultima nota dall’intera platea del Forum. Ma non possono certo mancare l’eccesso e la spettacolarità che sono parte integrante della musica di Vincent fin dai suoi esordi: fra ghigliottinamenti, lanci di banconote, siparietti con un’infermiera più macabra che sexy e soprattutto la comparsa dell’immancabile pitone sulle note di Go To Hell, i pezzi si susseguono uno dietro l’altro senza alcun cedimento, da quelli storici come Billion Dollar Babies, I’m Eighteen, I Love The Dead, Feed My Frankestein ad altri più “recenti” come Dirty Diamonds. Il gran finale spetta a School’s out con annesso omaggio ai Pink Floyd sulle note di Another brick in the wall. A quasi sessantotto anni Mr. Furnier è ancora in grado di far impallidire chiunque in quanto a presenza scenica e carisma, supportato a dovere da un’ottima band in cui spicca la grintosissima chitarrista Nita Strauss.
Vincent Price Intro
The Black Widow
No More Mr. Nice Guy
Under My Wheels
I'm Eighteen
BillionDollarBabies
Poison
Dirty Diamonds
Go to Hell
Feed My Frankenstein
Ballad of Dwight Fry
Killer
I Love the Dead
School's Out
(with "Another Brick in the… moreWall Part 2" by Pink Floyd snippet)
L’ora di pausa prima degli headliner aumenta febbrilmente l’attesa ma è anche vitale per riprendersi da uno spettacolo simile. Le luci si spengono intorno alle 21 e dopo l’intro So long, Farewell i Mötley Crüe irrompono sul palco con Girls, Girls, Girls, vero e proprio manifesto della vita a base di sesso, droga e rock n’ roll che hanno condotto per molto tempo. Di fronte ad un Vince Neil visibilmente imbolsito, ad un Tommy Lee quasi completamente nascosto dalla sua mastodontica batteria e ad un Mick Mars più simile ad un becchino che ad un chitarrista, solo Nikki Sixx sembra conservare lo spirito tamarro dei Mötley di un tempo, con la sua aria sbarazzina e i tatuaggi in bella vista. Ma ovviamente ciò che conta è la musica e i nostri sanno ancora fare benissimo il loro mestiere, dandone prova con una carrellata di vecchi successi che vanno da Primal Scream a Wild Side, passando per Same ol’ Situation e Looks That Kill. L’irriverenza dei quattro si manifesta ancora più apertamente in brani come Motherfucker Of The Year e l’ottima cover di Anarchy In The UK dei Sex Pistols, a cui segue l’accoppiata “diabolica” Shout At The Devil e Louder Than Hell con un palco letteralmente infuocato dalle luci rosse. Siamo già a metà della setlist ed ecco che arriva il momento topico della serata, introdotto solennemente da O Fortuna: Tommy Lee e la sua batteria diventano un tutt’uno con il rollercoaster che è stato montato appositamente sopra la platea del Forum per un drum solo acrobatico con tanto di sospensione a testa in giù. Molto meno eccentrico è il momento solista di Mick Mars, al termine del quale la band sul palco al completo per eseguire Saints of Los Angeles e Live Wire prima di sparare le cartucce finali con T.N.T, Dr. Feelgood e Kickstart My Heart, emblemi dell’album che ne ha consacrato la carriera. In questa seconda parte del concerto l’affaticamento di Vince dietro al microfono si comincia a sentire e lo sbilanciamento dei volumi copre a tratti sia il basso che la chitarra, ma il breve saluto di Nikki Sixx e le immagini proiettate sugli schermi creano un effetto-nostalgia tale da far passare questi piccoli inconvenienti in secondo piano. La grande coesione fra il pubblico e la band si percepisce anche sull’encore sorprendentemente intimista: Home Sweet Home viene eseguita su un palco più piccolo posto al centro del Forum abbinandovi la celeberrima My Way di Frank Sinatra.
Il messaggio è subliminalmente chiaro: anche noi dobbiamo prendere la via di casa e lo realizziamo davvero solo quando sul Forum si riaccendono delle luci ben diverse da quelle degli effetti pirotecnici che ci hanno accompagnati per buona parte della serata. In fondo si sa che purtroppo…”all good things must come to an end”.
Girls, Girls, Girls
Wild Side
Primal Scream
Same Ol' Situation (S.O.S.)
Don't Go Away Mad (Just Go Away)
Smokin' in the Boys' Room
(Brownsville Stationcover) (w/Gary Glitter "Rock N Roll pt.2 as intro/outro)
Looks That Kill
Mutherfucker of the Year
Anarchy in the U.K. (Sex Pistols cover)
In the Beginning
Shoutat the Devil
LouderThan Hell
O Fortuna (Carl Orffsong)
Saints of Los Angeles
Live Wire
T.N.T. (Terror 'N Tinseltown)
Dr.Feelgood
Kick start My Heart
Encore:
Home Sweet Home
My Way
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