"Rain"
Hometown: Mexico
Genre: Post-Metal/ Progressive Metal
Tracklist:
01. Godsbreath
02. Spring, Devoured
03. Thunderborn
04. Maelstrom
Gli EP sono i dischi più difficili da recensire: poco materiale per capire davvero quanto fuoco brucia sotto la cenere, abbastanza da rendersi conto delle potenzialità di una band, ma sempre non sufficiente per comprendere davvero quanto questa sia davvero in grado di sfruttare il proprio potenziale.
Con un EP si possono rovinare carriere se non si ha l'accortezza di trovare i brani davvero rappresentativi del proprio stile o, di contro, si possono trovare nuovi fan che non aspettano altro se non un disco completo, forti dell'aspettativa creata attraverso una manciata di tracce.
E' proprio di un EP che oggi vi voglio parlare, quello dei messicani Bloodlash che con Rain cercano di fare il saldo di qualità o, perlomeno, provano a farsi conoscere anche qui nel mercato europeo, cercando un piccolo posto nel firmamento della musica.
Con il loro metal progressivo che cerca di rompere le catene di una rigida convenzione musicale, questi ragazzi ci propongono quattro tracce che sembrano puntare moltissimo sull'energia, sulla voglia di ribellarsi e su un fuoco di passione che divampa nei loro animi, infuocati dall'amore per la musica.
La voce, però, appare un po' troppo soverchiata dalla stessa e le chitarre, ma soprattutto la batteria, hanno un po' troppo la meglio sia sulla parte clean che sui ringhi feroci e gutturali che a volte si lasciano andare ad urla viscerali, lasciando un certo amaro in bocca a causa di una resa non ottimale delle due parti che sembrano andare ognuna per conto loro.
Un guizzo non indifferente si ha con "Maelstrom" che parte più lenta, dolce e che mette in risalto così le vere capacità di una band che tra i suoi idoli e le sue ispirazioni ha gruppi del calibro dei Lamb of God, Mastodon, Opeth e Children of Bodom.
Per questa volta l'EP si è mostrato solo uno scoglio da superare. Non ci resta che aspettare un album completo capace di rivelare le vere intenzioni di una band che sa il fatto suo, ma che forse non è riuscita a mettersi davvero in luce.
6.5/10
Dora
Erno "Eenj" Figueroa - Guitar, stellar architecture & clean vocals.
Paul Alanís - Lead vocals, spells and lyrics.
Julio César - Drum, thunder and storm.
David - Guitar and space-time manipulation.
Fabián "Vato" González - Dat Bass.
Former members: Aleph - Guitar and underwater solos (2011-2013)
Nino - Drums and mountain-moving (2011-2013)
Jaymz Parker - Bass, voodoo & vocal harmonies.(2011-2014)
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