lunedì 14 dicembre 2015

Peter Hook and The Light: Genova 12.12.2015 - Live Report


Live report & video by Michela

Fintanto che una cosa non la vivi, non ti rendi conto della sua importanza. E anche se andare al concerto di Peter Hook può essere considerato più da poser che da appassionata di musica o fan dei Joy Division e New Order, dico che ieri sera mi sono sentita  onorata di vivere in una città che custodisce gelosamente le statue che il gruppo di Salford  scelse per le cover di  "Closer" e "Love Will Tear Us Apart" e tutto sommato, visto che non ho vissuto la breve vita dei Joy Division ma ne ho apprezzato la loro influenza nelle band che negli anni mi hanno appassionato, anche un po' poser.

Lo spettacolo è stato diviso in tre atti, la prima parte interamente dedicata ai pezzi più celebri dei New Order, la band, che dopo il suicidio di Ian Curtis, chiamò a raccolta i membri rimasti dando vita a quella che ancora oggi viene considerata tra le maggiori influenze elettro pop.

In A Lonely Place
Dreams Never End
Cries And Whispers
Age Of Consent 
Ceremony
True Faith
Temptation

Sapendo che Mr. Hook è l'artefice della maggior parte dei brani delle due band, le uniche perplessità che nutrivo erano sulle doti canore, perplessità che stavano per trasformarsi in certezza a causa di un inizio tirato e freddino.
Gli splendidi accompagnamenti della tastiera e l'ottima interazione tra chitarre e basso hanno contribuito ad ammorbidire l'ambiente mettendo in scena un'esibizione magistrale. 
I suoni erano puri e la sala Maestrale dei Magazzini del Cotone di Genova si è scoperta essere un'ottima sala concerti, con un'acustica che farebbe invidia a moltissimi palazzetti costruiti appositamente. La platea, rimasta seduta per le prime tre canzoni inizia a rumoreggiare fino a quando due ragazze, armate di coraggio, iniziano a ballare davanti al palco, in pochi minuti sono tutti sotto ed il concerto decolla. La prima parte termina con successo strepitoso, nonostante la grande delusione per  l'esclusione di "Blue Monday" dalla set list.   
Le luci si riaccendono e appena le note di "Atmosphere" riempiono la sala, la magia fa il resto. 
Fantasmi, sensazioni, vibrazioni, subconscio, chiamatelo come vi pare, è tutto perfetto, Peter suona come se avesse ancora vent'anni con le stesse smorfie e spavalderia di quei giorni, perché è cosi che deve essere ed è cosi che si deve sentire un vero artista.

Atmosphere

Atrocity Exhibition
Isolation
Passover
Colony
A Means To An End
Heart & Soul
Twenty Four Hours
The Eternal
Decades


Le canzoni scivolano via naturalmente senza che il tempo le abbia scalfite, suonando cosi attuali da far sembrare già obsolete alcune band dell'era moderna.

Disorder
Day Of The Lords
Candidate
Insight
New Dawn Fades
She's Lost Control
Shadowplay
Wilderness
Interzone
I Remember Nothing

"Disorder" da il via all'ultimo atto, Peter Hook & Co. non si risparmiamo, omaggiando con il più dovuto rispetto chi non ha retto a tanta grandezza. Il pubblico ormai è fuori controllo, perso ognuno nei propri ricordi di gioventù, e quando dico che alcuni brani non andrebbero mai tolti dalle scalette, non è perché sono una inguaribile nostalgica ma semplicemente perché "She's Lost Control" e la meravigliosa "Shadowplay" annientando, in pochi minuti, qualunque divario generazionale.

Digital
Transmission
Love Will Tear Us Apart

I tre capi saldi dei Joy Division - "Digital" - "Transmission" - "Love Will Tear Us Apart" - sono l'encore di una notte che non vorremmo volgesse al termine. Canzoni che non hanno bisogno di qualcuno che le descriva, ma solo di qualcuno che ne mantenga vivo il ricordo.
Durante l'esibizione mi sono chiesta più volte quanto ad un ex membro di una band sia concesso continuare ad utilizzare (molti utilizzerebbero l'aggettivo sfruttare) un nome per il proprio tornaconto, e la risposta credo stia nel pubblico di questa sera, soprattutto quello che con qualche capello bianco non ha smesso di cantare fino a farsi venire le lacrime, dimenticando per una sera di essere un padre, un manager… quindi si, se sei stato complice o artefice di qualcosa di grande è giusto che lo si continui a portare avanti con onore.

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