"Excelsior"
Label:
Inverse Records
Country: Finland
Style: heavy metal
Tracklist
01.
Eye Of The Storm
02.
Break The Chains (Into The Black)
03.
Birds Of Prey
04.
Masters Of Hate
05.
Trail Of Fears
06.
Through The Unknown
07.
Guardian Angel
08.
Hero's End (At The Silver Gates)
09.
Ascension
10.
The Aftermath
11.
Not Of This World
"In a Wonderland they lie
Dreaming as the days go by,
Dreaming as the summer die”
Potremmo iniziare questa recensione con un indovinello facile facile: da dove proviene questa band?
L'etichetta finlandese Inverse Records prosegue la sua lodevole missione di scouting locale, proponendo l'ennesima band “figlia del Baltico”, i metalhead neoclassici Mad Hatter's Den, che all'alba del mese di aprile pubblicano il loro secondo album Excelsior.
Fedele alla tradizione che vuole l'heavy metal in pole position tra i generi più ascoltati in Finlandia, il quintetto cerca di trovare la giusta chiave di lettura per un sound personale, abbozzando un identikit dell'attuale power melodico con una combinazione di voce/tastiere che ne tratteggia i delicati lineamenti, provando a sfondare il muro impenetrabile tra vigore e sentimentalismo.
L'intraprendenza delle chitarre spalanca i cancelli di questo mondo fantastico, addentrandosi tra i boschi impervi dei Blind Guardian di Somewhere Far Beyond e le visioni oniriche degli Stratovarius di Episode, attraverso poderosi assoli capaci di esaltare la potenza anche nelle tracce più rallentate e di tracciare un sentiero emotivo davvero incantevole. In un buon disco power non possono mancare i momenti epici, come dimostra l'ottima "Trail Of Fears" che travolge qualsiasi ostacolo con le classiche armi del sound nordico, cioè una chitarra e una batteria che sembrano duettare in velocità per conquistare la principessa di un mondo fiabesco. Di contro, l'intensa "Guardian Angel" avvolge il disco di un'aura malinconica che trascina l'ascoltatore in una dimensione fantastica, grazie alla sua sovrapposizione di cori e l'inestimabile progressione di arpeggi che continuano a crescere lungo tutto il brano.
La crescita della band rispetto al debutto Welcome To The Den è così palese, che possiamo già immaginare l'approvazione degli amanti di sonorità muscolari ed eroiche. Chissà, forse persino gli inguaribili nostalgici, sempre diffidenti verso le nuove proposte, alzeranno al cielo i loro calici di biondo nettare.
Dreaming as the days go by,
Dreaming as the summer die”
Potremmo iniziare questa recensione con un indovinello facile facile: da dove proviene questa band?
L'etichetta finlandese Inverse Records prosegue la sua lodevole missione di scouting locale, proponendo l'ennesima band “figlia del Baltico”, i metalhead neoclassici Mad Hatter's Den, che all'alba del mese di aprile pubblicano il loro secondo album Excelsior.
Fedele alla tradizione che vuole l'heavy metal in pole position tra i generi più ascoltati in Finlandia, il quintetto cerca di trovare la giusta chiave di lettura per un sound personale, abbozzando un identikit dell'attuale power melodico con una combinazione di voce/tastiere che ne tratteggia i delicati lineamenti, provando a sfondare il muro impenetrabile tra vigore e sentimentalismo.
L'intraprendenza delle chitarre spalanca i cancelli di questo mondo fantastico, addentrandosi tra i boschi impervi dei Blind Guardian di Somewhere Far Beyond e le visioni oniriche degli Stratovarius di Episode, attraverso poderosi assoli capaci di esaltare la potenza anche nelle tracce più rallentate e di tracciare un sentiero emotivo davvero incantevole. In un buon disco power non possono mancare i momenti epici, come dimostra l'ottima "Trail Of Fears" che travolge qualsiasi ostacolo con le classiche armi del sound nordico, cioè una chitarra e una batteria che sembrano duettare in velocità per conquistare la principessa di un mondo fiabesco. Di contro, l'intensa "Guardian Angel" avvolge il disco di un'aura malinconica che trascina l'ascoltatore in una dimensione fantastica, grazie alla sua sovrapposizione di cori e l'inestimabile progressione di arpeggi che continuano a crescere lungo tutto il brano.
La crescita della band rispetto al debutto Welcome To The Den è così palese, che possiamo già immaginare l'approvazione degli amanti di sonorità muscolari ed eroiche. Chissà, forse persino gli inguaribili nostalgici, sempre diffidenti verso le nuove proposte, alzeranno al cielo i loro calici di biondo nettare.
7,5/10
Michela
(Anesthesia)
Line Up:
Jarno Vitri - Vocals, Bass
Arto Pitkänen - Drums
Kari Korhonen - Guitars
Jaakko Hänninen - Guitars
Petja Puumalainen – Keyboards
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