"Syntyi Talven Kyynelistä"
Label: Inverse Records
Country: Finland
Style: folk/fantasy metal
Tracklist
01. Ancients’ Call
02. Exile
03. Brothers of Hate
04. Winterheart’s Silence
05. Winter Darkness
06. Grief of Woods
07. Sydäntalven viha
08. Herätys
09. Swords’ Dance
10. Wind of Exhaustion
11. Ice Made New Kingdom
12. I Heard Them
13. Vala
Dalle segrete del castello di Suomenlinna il fascino dei racconti norreni rivive nella moderna generazione di band folk metal come i nostri Vetten Äpärät che, come altri, hanno ceduto al loro oscuro fascino.
Le tredici tracce di Syntyi Talven Kyynelistä descrivono la conoscenza di un mondo fantastico, un intreccio che abbina le tinte torve dei Korpiklaani, vera ed autentica testimonianza di come il death metal può sprofondare tra le braccia di una melodia più soave, all'eterna saggezza del folk metal vichingo che solca i mari di arcaiche atmosfere combattendo duelli epici. I poderosi riff di chitarra penetrano nel cuore di bardi norreni sotto l’incessante interazione tra batteria ed orchestrazioni che ricordano le marce trionfali alla fine delle battaglie e che tradotto in musica, offrono all'ascoltatore la percezione di far parte di un labirinto di allusioni metaforiche e simboliche da sembrare vere.
La contaminazione di strumenti acustici tradizionali come il doppio flauto con gli elementi messi a disposizione dalla moderna tecnologia offrono un album metal compatto e massiccio, con brani che esacerbano le influenze black metal ma allo stesso tempo ne rinfrescano i contenuti e che sicuramente faranno la gioia dei metallari più irriducibili ma anche di quelli più avanguardisti.
Ne troverete molti di album della stessa taglia, ma pochi capaci di incarnarne il vero spirito.
Le tredici tracce di Syntyi Talven Kyynelistä descrivono la conoscenza di un mondo fantastico, un intreccio che abbina le tinte torve dei Korpiklaani, vera ed autentica testimonianza di come il death metal può sprofondare tra le braccia di una melodia più soave, all'eterna saggezza del folk metal vichingo che solca i mari di arcaiche atmosfere combattendo duelli epici. I poderosi riff di chitarra penetrano nel cuore di bardi norreni sotto l’incessante interazione tra batteria ed orchestrazioni che ricordano le marce trionfali alla fine delle battaglie e che tradotto in musica, offrono all'ascoltatore la percezione di far parte di un labirinto di allusioni metaforiche e simboliche da sembrare vere.
La contaminazione di strumenti acustici tradizionali come il doppio flauto con gli elementi messi a disposizione dalla moderna tecnologia offrono un album metal compatto e massiccio, con brani che esacerbano le influenze black metal ma allo stesso tempo ne rinfrescano i contenuti e che sicuramente faranno la gioia dei metallari più irriducibili ma anche di quelli più avanguardisti.
Ne troverete molti di album della stessa taglia, ma pochi capaci di incarnarne il vero spirito.
6.5/10
Michela (Anesthesia)
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