mercoledì 31 agosto 2016

ZODIAC - Grain Of Soul

"Grain Of Soul"

Release date: 29 July 2016

Label: Napalm Records 

Country: Germany

Style: rock  

Tracklist
1.Rebirth by Fire 
2.Animal 
3.Follow you 
4.Down 
5.Faithless 
6.Crow 
7.Ain't Comin' Back 
8.Get Out 
9.Like The Sun 
10.Sinner 
11.Grain Of Soul 

Quarto album per la band dei tedeschi Nick Van Delft (voce e chitarra solista) e Janosch Rathmer (batteria), che fondarono gli Zodiac appena sei anni fa, arruolando anche Stephan Gall (chitarra) e Ruben Claro (basso e tastiere) che ha sostituito l'originale Robert Kahr nel 2012. 
Grain Of Soul è stato registrato, mixato e prodotto da Arne Neurand (Guano Apes) presso gli Horus Sound Studio di Hannover ed è stato masterizzato a Parigi da Jean-Pierre Chalbos (Gojira) che ha anche vinto un Grammy Award. Album orecchiabile e molto gradevole, mescola in sé più generi, con 11 tracce che mostrano ispirazioni provenienti dallo stoner e dall' hard rock, dal grunge e dall'alternative. Di sicuro i musicisti di questo combo sanno il fatto loro e che si siano divertiti a registrare soprattutto alcuni pezzi di "Grain Of Soul" si sente, specie ascoltando tracks come "Animal", "Faithless", "Crow," "Ain't Coming Back" e "Sinner," nelle quali forse si percepisce un groove più amalgamato e coinvolgente rispetto ad alcune altre. 
La title track arriva in chiusura dell'album, con un ritornello abbastanza catchy, ma con un'atmosfera un po' più grigia e cupa rispetto ad altre tracce. Notevoli e di sicura presa anche "Down" e "Get Out", almeno dal punto di vista degli arrangiamenti. 
Di contro, in generale, non sembrano puntare a una particolare profondità e ispirazione i testi, che si districano alla meglio tra un pezzo e l'altro, ma non hanno altre pretese se non quella di usare parole che ci stanno all'interno della metrica e che suonano abbastanza accattivanti nell'insieme. 

L'effetto generale che si respira alla fine dell'album è di fatto l'impressione di aver assistito a una sorta di rivisitazione in chiave matura e senza tempo di Black Sabbath, Monster Magnet e Alice In Chains, con un pizzico di blues, quel tanto che serve per rendere il genere degli Zodiac un metal, diciamo così, radio-friendly, espressione non mia, ma che rende bene l'idea. 

7/10
Margherita Realmonte (Meg) 


Photo Credit: André Stephan / Morsey & Stephan GmbH

Nessun commento:

Posta un commento