lunedì 5 ottobre 2015

CASABLANCA - Miskatonic Graffiti Review

Miskatonic Graffiti

Release: 25.09.2015


Track list:
1. Enter The Mountains
2. Closer
3. This Is Tomorrow
4. My Shadow Out Of Time
5. RE: Old Money
6. Sister
7. Name Rank Serial Killer
8. Miskatonic Graffiti
9. She Was The One
10. Exit The Mountain



"Miskatonic Graffiti" è il terzo full-length album firmato dalla super band svedese Casablanca. Si tratta di un concept, uscito il 25 Settembre, ispirato, come gli intenditori potranno intuire dal titolo, alla mitologia di Chuthulu, rivisitata in chiave rock scandinavo, dalla fantasia scanzonata di Ryan Roxie, Anders Ljung e soci. 

I Casablanca mescolano alla cupa atmosfera dei lavori di Lovecraft, un tocco di sana follia, descrivendo efficacemente la loro creatura “come se Ziggy Stardust avesse incontrato H.P. Lovecraft a Twin Peaks”. Difatti in Miskatonik Graffiti si possono distinguere diverse fonti di ispirazione, che viaggiano dal rock psichedelico anni '70 al metal ottantiano, passando per alcuni momenti sull'onda sonora dei Deep Purple. 

Di sicuro è un album coraggioso e diverso dai precedenti, uno di quelli capaci di dividere l'audience, un album in cui la band crede molto, ma che rischia di generare un po' di confusione, per via delle tre sezioni in cui è suddiviso e delle varianti sul tema apportate dalla band alla mitologia del solitario di Providence e all'oscuro mondo da lui creato, fatto di Grandi Antichi, ora anche di Originali e di una società ad un passo dal collasso finale. Interessante l'intenzione di superare i romanzi , così come pure l'ambizione di produrre qualcosa di originale e complesso, nel tentativo di creare un trait d'union tra letteratura horror e hard rock nordico, tuttavia nell'insieme, all'ascolto, non si ha l'impressione di un progetto abbastanza coeso e a rimetterci è proprio quell'epicità che la band ha provato a trasmettere attraverso la figura del Fantasma, di ritorno tra gli esseri umani, che diventa la più grande rockstar del pianeta in giro con la sua band di mortali, con la missione di salvare il mondo in veste di portatore di saggezza e istruzione all'Università Miskatonic. Probabilmente nei progetti futuri dei Casablanca potrebbe essere ipotizzabile almeno un sequel, magari una trilogia, il che, forse, contribuirebbe a dare a questo lavoro una maggiore credibilità e completezza.

Il tributo a H.P.Lovecraft è evidente sia in apertura sia in chiusura, rispettivamente con "Enter The Mountains" ed "Exit The Mountains" (chiaro riferimento a At The Mountains Of Madness). Dell'incipit colpisce l'atmosfera sinistra e il riff, via via più minaccioso e incalzante, che però la tira davvero un po' troppo per le lunghe, con i suoi 10:32 minuti di durata. Va meglio nella track di chiusura, di soli 7:53 minuti, molto meno ripetitiva e ridondante, più ammiccante alle sonorità hard rock, in cui la voce si diverte decisamente di più a esplorare le sue potenzialità e a graffiare quando è necessario.

Notevole anche Sister, che potrebbe fare un figurone dal vivo, la struggente "My Shadow Out Of Time" e la più rabbiosa "Name Rank Serial Killer", dalle schitarrate potenti, mentre la title track, a mio parere sembra ammiccare ai Cheap Trick, smorzando un po' i toni. Piacevole anche il singolo Closer, in cui le tracce di Ritchie Blackmore & Co. sono evidenti. Per gli amanti del metal di matrice scandinava in special modo è certamente un album interessante, ben prodotto, con ottimi strumentisti e che, nonostante qualche limite, si lascia ascoltare piacevolmente.

7/10
Margherita Realmonte (Meg)




Anders Ljung - Vocals 
Mats Rubarth - Bass 
Josephine Forsman - Drums 
Erik Almström - Guitar 
Ryan Roxie - Guitar 
Erik Stenemo - Guitar


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