mercoledì 28 ottobre 2015

RIPPER - Third Witness Review

THIRD WITNESS

Label: Black Widow Records

Release: 24 April 2015

Tracklist:

01. Dead Dreams
02. Fragrant Earth
03. Morphinia
04. Geneticide
05. Into the Realm
06. Cryptonight
07. Goin' Green
08. Sabbath Bloody Sabbath




Ci sono dischi che sembrano appartenere alla storia, i cui refrain, la voce, perfino tutta quanta l'atmosfera richiamano un particolare, specifico momento del passato, un po' come se fossero imprigionati in quell'epoca o, più che altro, come se non volessero in alcun modo abbandonarla, legati a filo doppio con la storia della musica, intrecciati con quel ricordo che troppo spesso viene dimenticato anche da chi quella musica ha iniziato a suonarla in quegli stessi anni.

I Ripper, storica band americana nata alla fine degli anni Settanta, appartengono a quel mondo e non lo hanno rinnegato nemmeno oggi che il terzo capitolo del loro lavoro ritrova la luce, quella stessa che forse quarant'anni fa non ha avuto modo di illuminarli a dovere, ma che oggi può rimediare al torto subito rispolverando una gloria antica ma non per questo dimenticata.

Third Witness è un concentrato potente ed intramontabile di un heavy metal che ha fatto storia e che ancora oggi ha tanto da insegnare alle generazioni moderne, forse incapaci di apprezzare al meglio lo splendore di un passato non poi così lontano, ma che spesso viene relegato in un limbo di cui solo certe band sono rappresentative.

E ricco tinte fosche che ben si adattano a questo fine ottobre, con plumbee e nebbiose note che sembrano salire dal ventre della terra impregnando l'aria di quel mistero e di quell'aurea orrorifica degna della migliore tradizione anglosassone.

Forse chi non conosce i Black Sabbath (e mi chiedo se esiste davvero qualcuno che non li conosce) e quello stile a cui tanto devono i Ripper non può certo apprezzare questo disco, che si conclude proprio con uno tra i migliori omaggi resi alla band impreziosito da una performance degna di nota di uno Steve Sylvester (Death SS) in una forma splendida.

Non lasciatevi spaventare da questa lezione di storia: dal passato c'è solo da imparare.

7/10
Dora

Rus Gib: Vocals

Rob Graves: Guitar / Bass
Robert Bogle: Drums 
Don Ramirez: Drums 
Stephen Bogle: Synth / Effects

Special Guest: Steve Sylvester: Vocals on “Sabbath Bloody Sabbath”

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