lunedì 30 marzo 2015

MESSENGER - Captain's Loot Review

Captain's Loot

LabelMassacre Records

Release: 27 Marzo 2015

Tracklist:
01. Sign Of The Evil Master
02. Tod Dem DJ
03. Asylum XTC
04. Kill The King (Rainbow cover)
05. Port Royal (Running Wild cover)
06. Black Bone Song (Zed Yago cover)
07. Dr. Stein (Helloween cover)
08. Don’t Talk To Strangers (Dio cover)



Dopo la pubblicazione di Starwolf Pt. I, avvenuta nel 2013, i Messenger sono tornati e questa volta lo fanno con un album che è un mix tra cover e tre pezzi originali, in puro stile Messenger, ovvero a metà strada tra heavy metal e power metal.

In Captain's Loot si può trovare davvero di tutto, nessuno verrà certo deluso dall'ascolto di un album che mescola alla perfezione riff pieni di pathos e cori decisamente enfatici, il tutto al servizio di melodie davvero molto orecchiabili sulle quali si inseriscono chitarre al limite del virtuosismo tecnico che fa da corollario alla particolarissima voce di Francis Blake, capace di far vibrare le sue corde vocali arrivano a sfiorare le quattro ottave, esplodendo così nelle menti degli amanti del genere.

L'album si apre con un inedito, "Sign of the Evil Master", brano che mette subito in chiaro quanto appena detto, sfoggiando tecnica ed ispirazione da non sottovalutare, irrompendo con il suo ritmo cadenzato che fin da subito spinge a muoversi per tenere il suo passo. Si prosegue poi con "Tod dem DJ" e "Asylum XTC", anch'essi pezzi originali che mettono in risalto tutte le qualità della band, capace di dare ampio spazio - e in egual misura - sia alle chitarre, che al basso e alla batteria, sempre però puntando moltissimo sulla voce, che è davvero un piccolo gioiello.

Le successive cinque tracce possono essere viste come un vero e proprio omaggio a band e grandi personaggi che hanno fatto la storia della musica. Di sicuro è un ottimo modo per chinare la testa davanti a chi ha saputo dare tanto a questo mondo, ma non per questo i Messengers si sono limitati ad una mera riproduzione dei pezzi in questione: tutto è riletto in chiave originale, nuova e l'interpretazione che danno dei brani è sia uno sguardo verso il passato, ma anche un'apertura non indifferente verso il futuro.

Il disco è un prodotto apprezzabile, di sicuro i fan non resteranno delusi dai loro idoli. Gli inediti sono energici, grintosi, non sfigurano al confronto con gli ottimi arrangiamenti fatti sulle cover, perciò questo è un album da non perdere anche se, certamente, resta sempre la curiosità di sentire qualcosa di nuovo.

Siamo sicure che non ci deluderanno, ma nel frattempo possiamo reputarci soddisfatte di questo ascolto.

7/10
Dora

Members:

Francis Blake – Vocals
Chainmaster – Lead Guitar
Pyro Jack – Rhythm Guitar
Dr. H.R. Strauss – Bass
Merlin – Drums

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