martedì 12 gennaio 2016

Standing Ovation - Gravity Beats Nuclear review

"Gravity Beats Nuclear"


Release date:
Finland November 27th
International December 4th


Country: Finland

Genre: rock/metal/progressive

Tracklist:
1. 23+23
2. Permafrost
3. Killer, Iron
4. Hellbillies
5. Fool's Parade
6. Lifeline
7. The Great Attractor
8. Run Little Mouse Run
9. I am

I finlandesi Standing Ovation hanno finalmente pubblicato la loro seconda release dopo quella del 2012, "The Antikythera Mechanism", che aveva ricevuto una calda accoglienza da pubblico e critica, in casa e in trasferta.

Questo Gravity Beats Nuclear, uscito a fine Novembre in patria e agli inizi dello scorso mese nel resto del mondo, evidenzia tutti i punti più elevati raggiunti dalla band in un decennio di attività e, solo a tratti ne svela, suo malgrado, anche qualche piccolo neo.

La produzione è uno dei fiori all'occhiello, poiché ha potuto godere del valore aggiunto apportato dalla storica figura ed esperienza di Hilli Hiilesmaa (Amorphis, HIM, Apocalyptica) che ha esaltato tecnicismi, virtuosismi e avventure melodiche di un combo che non è mai stato in forma come ora. 

Alla line-up, poco prima di entrare in studio, si è aggiunto Samuli Federley, chitarrista di fama internazionale, a dare man forte e il risultato è un album di 9 tracce su cui spicca una lunghissima Life Line, che nei suoi 18 minuti e 20 secondi, si traduce in un'impresa coraggiosa, specie in un periodo in cui non va più di moda inserire canzoni del genere in un album, come se chi ascolta musica non avesse in realtà abbastanza tempo per farlo a causa di questa vita, sempre di corsa e spesso monotona e grigia. 

Tuttavia la band con Jouni Partanen alla voce, Johannes Kurvinen alla chitarra ritmica, Samuli Federley alla chitarra solista, Petri Eskola ai sintetizzatori e tastiere, Mikko Kymäläinen alle percussioni e Panu Nykänen al basso, è riuscita a restare sul pezzo e il tempo scorre quasi senza accorgersene, tra giri di chitarra notevoli e un'atmosfera un po' vintage, come quella presente nell'unica traccia completamente strumentale, l'opener "23+23", che ci riporta in mondi magici, dal sapore antico. "Permafrost", con la sua chitarra urlante iniziale, ci risveglia dal mondo onirico della prima traccia e ci perseguita con i suoi riff epici, ma mai quanto quelli di "Killer", "Iron", uno dei pezzi migliori. La successiva "Hellbillies", che si allontana un po' da quanto sentito finora, sia come arrangiamenti, sia come sezione ritmica, ci spiazza in maniera significativa, con il cantante che si cimenta perfino in qualche growl black metal. La quinta traccia dura più di 10 minuti, nei quali cogliamo l'occasione per apprezzare sempre di più la tonalità calda e grave di Partanen. Notevole la sezione ritmica in "Run Little Mouse Run", velocissima, precisa, esalta tutto il talento di Kymäläinen. "I am" è una delicata ballad metal, di ampio respiro, con tastiere e chitarre che riempiono, contribuendo a creare un'atmosfera da sogno.

Gravity Beats Nuclear non è un album per tutti, però, solo per tutti quelli che non vorranno lasciarselo sfuggire. E' l'ideale per gli amanti degli album un po' tecnici, dai suoni precisi, a volte forse ridondanti, per chi preferisce gli assoli e lunghi pezzi strumentali e soprattutto per chi è pronto ad accettare un po' di imprevedibilità nelle linee melodiche.

Voto 7/10 
Margherita (Meg)
Members
Jouni Partanen – Vocals
Johannes Kurvinen – Guitars & Backing Vocs
Samuli Federley - Guitars & Backing Vocs
Petri Eskola - Keyboards & Backing Vocs
Mikko Kymäläinen – Drums
Panu Nykänen - Bass



        

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