lunedì 18 gennaio 2016

VARG - Das Ende Aller Lügen (The End Of All Lies) review

"Das Ende Aller Lügen (The End Of All Lies)"


Release date: on 15 January 2016


Genre: Viking Metal

Country: German

1. Der große Diktator
2. Das Ende aller Lügen
3. Revolution
4. Streyfzug
5. Achtung
6. Dunkelheit
7. Totentanz
8. Einherjer
9. Wintersturm
10. Ascheregen
Disc 2
1. The Great Dictator
2. The End Of All Lies
3. Revolution (English Version)
4. Streyfzug (English Version)
5. Achtung (English Version)
6. Darkness
7. The Dance Of Death
8. Einherjer (English Version)
9. Winterstorm
10. Rain Of Ash

Riti occulti, miti pagani, guerrieri impavidi che mostrano con orgoglio i propri vessilli marchiati a fuoco sulla pelle ruvida. A prima vista, il nome VARG sembra evocare il paganesimo bestiale di forze oscure ed ammaliatrici, invece siamo stati travolti dal profondo ed autarchico discorso di un leader che scuote anima e corpo dei propri soldati prima dell’atto finale di una battaglia cruenta.

Un disco che, oltre a racchiudere la parte più mistica del viking metal al quale siamo abituati, vuole mettere in evidenza la crudeltà della guerra ed il lato oscuro della psicologia umana che da essa ne deriva, con un pizzico di cinico sarcasmo, come dimostra la mostruosa e beffarda “Der große Diktator” (The Great Dictator), omaggio al grande maestro Charlie Chaplin in una delle sue più taglienti interpretazioni (film del 1940).

Per quanto i VARG si dimostrino ancora una volta un potentissimo carrarmato, le linee armoniche che si sviluppano intorno a questo doppio album sono assolutamente geniali. Esempi di matrice nord europea, in particolare i richiami al vecchio death metal melodico di Amon Amarth e In Flames, si uniscono come una coppia inscindibile a quelle più rigide del ceppo teutonico. L’incedere della batteria, marziale come passi di un plotone, si completa con orchestrazioni celate dietro ai potenti riff di chitarra, esaltandone l’effetto anziché edulcorarlo.

I brani proseguono con assoluta risolutezza senza lasciare alcuna via di scampo, se non verso la fine con il brano "Totentanz" (The Dance Of Death) che mostra impassibile l’unica fonte di salvezza.

Bagliori folk/black richiamano la direttiva musicale imposta dai conterranei Falkenbach, riaccendendo la speranza e catturando l’ascoltatore nella parte conclusiva con le tracce “Wintersturm” e “Ascheregen”.

I lupi della Baviera sono tornati!

7.5/10
Michela (Anesthesia)

Line Up:
MANAGARM: Vocals, Guitars, Bass, Songwriting 
FENRIER: drummer 
FREKI: Vocals, Guitars, Songwriting
SKOLL: Bass (live) 
HATI: Guitars (live)

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