venerdì 5 giugno 2015

Amanita Virosa - Asystole Recensione

ASYSTOLE

Release: 12 Giugno 2015

Label: Inverse Records

Tracklist:

01. Vita a Mortam
02. My Slightest Hope
03. ... Of Failing
04. Valuta Vereni Tähän Maahan
05. No Life King
06. Dead Inside
07. Mental Failure
08. Suck the Poison
09. Dead Body Love



L'asistolia è la mancata attività elettrica cardiaca, quella che, per intenderci, porta al blocco della circolazione e alla morte in pochissimi minuti se, ovviamente, chi di dovere non è abbastanza svelto o preparato da riuscire ad evitare questa eventualità quantomai sgradevole.

Vi starete chiedendo perché vi dico tutto questo e la riposta è molto semplice: questa è la perfetta spiegazione, per sommi capi, di quello che sta dietro un titolo, Asystole, appunto, dei finlandesi Amanita Virosa, band di Mikkeli che, pur essendosi formatasi nel 2008, debuttano solo ora con un album che rischia davvero di far cessare le funzioni vitali di chiunque deciderà di ascoltarli, forse anche a causa di quella overture introduttiva, "Vita a Mortam", che effettivamente spiazza parecchio, per poi lasciare spazio alla vera anima ed al cuore pulsante di un album carico di elementi differenti che sembrano avere un unico scopo: sconvolgerci.

Le nove tracce si snodano in quello che è un tortuoso, assordante, urlante e perfino doloroso percorso che racconta esperienze di odio, disagio mentale, disperazione, di rovinose cadute, ma anche di resurrezione in quello che sembra essere un infinito gioco di specchi per cui tutte le volte che tenti e ti rialzi, non puoi far altro che fallire di nuovo, rialzarti ancora e riprovare se non altro per non darla vinta ad una vita che sembra volerti mettere i bastoni tra le ruote.

Il concetto, ottimamente espresso nelle lyrics, trova la sua espressione più schietta e di maggiore impatto in quella che è la sonorità di tutto l'album, un tripudio di brutalità che affonda le sue radici nella parte più oscura e forse anche più marcia del metal, quella dove l'oscurità più nera genera sottocategorie musicali dalle quali attingere per arricchire ancora di più una storia scritta con nere note su un pentagramma.

Nell'ospedale psichiatrico creato dagli Amanita Virosa, la musica che viene suonata è alimentata dal martellante ritmo di una batteria rabbiosa e furente, da melodie di chitarra di straordinaria e crudele bellezza, dove la presenza del synth si fa cupa e fumosa quanto gli oscuri e tumultuosi pensieri di un'anima tormentata che grida con voce poderosa ed urlante le sue pene, accompagnata da riff e assoli capaci di far tremare i muri.

Sei membri per diversi stati d'animo, per sei modi d'essere ed altrettanti modi di esprimersi: è questo che si condensa in queste tracce, è questo l'ambizioso progetto di questa band che sa mettere in scena un vero e proprio spettacolo che parla della mente umana attraverso la musica.

Brani come "My Slightest Hope", "Dead Inside", "Mental Failure" e "Dead Body Love" sintetizzano pienamente il percorso degli Amanita Virosa che, esattamente come moltissime band appartenenti alla loro terra, sanno bene come tradurre attraverso la musica sentimenti e disagi profondi che latitano nel cuore di ognuno di noi.

Tenete a portata di mano il defibrillatore!

8/10
Dora

Line-Up:
Jere Korpela - Vocals / Lyrics
Tore Pedersen - Guitar / Backing Vocals / Lyrics
Pekka Paalanen - Lead Guitar / Backing Vocals
Juho Oinonen - Bass
Toni Moilanen - Drums
Cantor Satana - Keyboards

Facebook
Soundcloud



Nessun commento:

Posta un commento