lunedì 30 aprile 2018

KAMELOT - The Shadow Theory

"The Shadow Theory"

Release DateApril 6th 2018

Label: Napalm Records

Country: USA

Genre: power metal

Tracklist:
1.The Mission
2.Phantom Devine (Shadow Empire)
3.Raven Light
4.Amnesiac 
5.Burns To Embrace
6.In Twilight Hours
7.Kevlar Skin
8.Static
9.Mindfall Remedy
10.Stories Unheard
11.Vespertine (My Crimson Bride)
12.The Proud And The Broken
13.Ministrium (Shadow Key)

Più che gradevole The Shadow Theory, il dodicesimo lavoro in studio della power metal band di Tampa, in uscita per Napalm Records agli inizi di Aprile. Tommy Karevik, voce dei Kamelot ormai dal 2012 (dopo l'uscita dello storico vocalist norvegese Roy Kahn) e company non si risparmiano e introducono anche una new entry alle percussioni, dato che Casey Grillo, pochi mesi fa, pare abbia preferito intraprendere altre scelte artistiche. Il nuovo batterista, tuttavia, Johan Nunez, dei Firewind, non è un perfetto sconosciuto e si difende piuttosto bene, con ottima tecnica e precisione.
L'album vanta 13 bei pezzi, tra i quali un' intro strumentale, seguita da 3 pezzi di pregevole fattura, che, però, personalmente, non definirei veri e propri capolavori, mentre "Burns To Embrace" merita una menzione d'onore, perché oltre agli arrangiamenti, tecnicamente ineccepibili, si distingue per un fantastico coro di voci bianche sul refrain, che ci sta divinamente e ti prende tantissimo, così ti trovi a cantarlo immediatamente, il che, di solito, è un buon segno anche per la resa live.
Classica ballad a due voci la successiva "In Twilight Hours", con un respiro strumentale da sogno, che ben supporta l'intreccio vocale di Karevik e della special guest Jennifer Haben, dei Beyond The Black, band teutonica, la cui estensione vocale è di tutto rispetto.
Kevlar Skin è un esercizio di eccelso stile per i virtuosismi degli strumentisti, in special modo di Thomas Youngblood alle sei corde, mentre Sean Tibbets al basso e Oliver Palotai alle tastiere ne restano un po' sommersi. Se Static è una traccia piacevole, ma senza grandi pretese, "Mindfall Remedy" è un pezzo che picchia duro e finalmente anche la sezione ritmica si prende la sua rivincita, con bassi e percussioni che dettano legge e Karevik che è costretto ad affilare le unghie e a scaldare ben bene le corde vocali per passare agevolmente dagli acuti al growl incazzatissimo che, invece, scopro appartenere, almeno in parte, a una guest vocalist, Lauren Hart dei californiani Once Human, già ospite su questo stesso disco nella seconda traccia, "Phantom Devine", della quale si può trovare il video ufficiale su Youtube. Certo, abbiamo dovuto arrivare alla nona song per vedere scorrere un po' di buon sangue che ribolle nelle vene, ma va bene così e procediamo, avviandoci verso la chiusura. "Stories Unheard" ha un titolo adatto a una slow song, un titolo da ballata e non si smentisce, ma non spicca come la precedente, pur essendo un gran pezzo. Inizia e prosegue alla grandissima Vespertine, che ha un tiro da soundtrack, con ritornello e cori immediati, che funzionano come una trivella nelle sinapsi, supportati egregiamente dalla batteria e dalle sei corde; un brivido, indubbiamente il pezzo migliore fino a questo momento, per quanto riguarda il coinvolgimento a livello emotivo.
Ci rimangono "The Proud And The Broken" e "Ministrium". Dolce e delicato l'intro di pianoforte nella prima, anche se viene subito spezzato dall'incedere brutale delle chitarre, del basso e delle percussioni. Innegabilmente un pezzo di valore, che scommetto andrà molto bene dal vivo e in cui si ha modo di apprezzare particolarmente il colore della voce di Karevik, molto sensuale e accattivante. Decisamente preziosi anche gli assoli di chitarra che, con trilli e stridori, riescono a dare ancora più calore e spessore a una traccia impegnativa, di quasi 6 minuti e mezzo. A concludere l'album in maniera elegante e un po' manieristica uno splendido pezzo strumentale, in cui, verso le fine, partono imponenti cori in latino.
Non può lasciare indifferenti questo The Shadow Theory, anche se, probabilmente, servirà più di un ascolto per poterlo pienamente apprezzare. E' uno di quegli album in cui, ogni volta che lo si mette su, si coglie qualcosa di nuovo, qualche particolare che precedentemente era sfuggito.
Ovviamente non posso che consigliarlo agli amanti del genere, perché è indubbiamente ben concepito e con un processo compositivo pressoché ineccepibile. Però, sempre opinione mia, personalissima, la butto lì, non me ne vogliate, io mi sarei aspettata quel qualcosa in più da una band di veterani, non tanto a livello di tecnica, quanto più forse a livello di coinvolgimento emotivo che, tranne per alcuni pezzi, in cui mi è parso subito evidente, in altri era un po' più freddo e sterile.
Ad ogni modo, speriamo di poter ascoltare presto i Kamelot dal vivo anche qui in Italia, anche perché, magari, la dimensione live potrebbe far apprezzare maggiormente un album comunque degno di nota e restituirgli un po' più di cuore.

7,5/10
Margherita Realmonte (Meg)


www.facebook.com/kamelotofficial 
www.kamelot.com 

CANDLEMASS PREMIERE VIDEO FOR NEW EP ‘HOUSE OF DOOM’ OUT ON MAY 25th!

[Photo by Linda Åkerberg] 

CANDLEMASS PREMIERE VIDEO FOR NEW EP ‘HOUSE OF DOOM’ OUT ON MAY 25th!

The Swedish pioneers of timeless slowness are back in top form, distilling the essence 
of epic doom metal!

It only takes a few short bars of the title track ‘House Of Doom‘ to feel that familiar sensation again: yes, Leif Edling aka the undisputed king of minor key songwriting has returned. With him, he brings frenzied riffing, melancholy made sound and warm Hammond organ tapestries that form the pillars of every CANDLEMASS classic!

Watch the video for titel track of the new EP right HERE!


Mats Levén on the EP:
“We in Candlemass are proud to present 4 new songs to the world on thenew EP ’House of Doom’! The title track is inspired by the House of Doom game from Hyperfrost. We're also very happy that our label Napalm Records are with us all the way - 2018 will be a big year for Candlemass!”

The Swedish pioneers of doom managed once again to distill the essence of epic doom metal – and at the same time they make waiting for the next long player (to be released in fall 2018) even harder…


PARADISE LOST – “Believe In Nothing - Remixed & Remastered” in uscita a giugno


Il 29 giugno i PARADISE LOST pubblicheranno una nuova versione del loro ottavo album in studio “Believe In Nothing”, originariamente uscito nel 2000. La band non è mai stata del tutto soddisfatta della produzione e dell’artwork del disco, così ha affidato a Jaime Gomez Arellano il compito di remixare e rimasterizzare le dodici tracce. La copertina è stato invece rielaborata da Branca Studio.

"Non è un segreto che non fossimo mai stati del tutto contenti della produzione dell’album, nonostante ci piacessero le canzoni”, dichiara il cantante Nick Holmes. "C’è voluto parecchio tempo, ma finalmente è venuto il momento di tornare in studio con Gomez per rimetterci mano. Ci auguriamo che la nuova versione del disco vi piaccia: finalmente queste canzoni suonano come avrebbero dovuto suonare già all’epoca”.


L’album sarà disponibile in digipack (con due bonus tracks) e per la prima volta in assoluto in doppio vinile 180 gr. in tre colori diversi (nero, bianco e in esclusiva sul mailorder NB in bianco e nero). 

venerdì 27 aprile 2018

EARTHLESS - Black Heaven

“Black Heaven”

Release Date: on 16 March 2018


Country: USA

Genre: psychedelic rock

Tracklist:
1. Gifted By The Wind
2. End To End
3. Electric Flame
4. Volt Rush
5. Black Heaven
6. Sudden End





Gli Earthless sono un power trio californiano con tre lavori di studio alle spalle, a cui bisogna aggiungere diversi live albums, alcuni dei quali autoprodotti. Sono la classica jam band: la loro musica è un mix di stoner rock e space rock, prevalentemente strumentale, con brani che si evolvono in lunghissime improvvisazioni, che spesso superano i 20 minuti di durata.

Black Heaven è l’esordio su Nuclear Blast, e il cambio di etichetta sicuramente ha contribuito a dare una svolta al sound del trio, ben più fruibile rispetto al passato. Le improvvisazioni sono ancora presenti ma in misura molto più contenuta, il minutaggio delle canzoni si è ridotto drasticamente e le parti vocali finalmente si ritagliano il loro spazio. E bisogna dire che il chitarrista e leader Isaiah Mitchell si dimostra anche un buon cantante, dotato di un timbro “psicotico” simile a quello di Ozzy.
Forse questa svolta “commerciale” ha reso il sound degli Earthless più ordinario, ma la qualità delle songs è innegabile,  e due “piece de resistance” come “Electric Flame” e la title track, con le loro bollenti fughe chitarristiche, non potranno non piacere anche ai vecchi fans.
“Gifted By The Wind” e la breve “Volt Rush” (che a me ricorda molto i Pink Fairies di “Kings Of Oblivion”) sono invece due quadrati “biker-rock” , “End To End” è hendrixiana fino al midollo, e “Sudden End”, la più sabbathiana del lotto, è un altra splendida maratona chitarristica.

Gli Earthless sono cresciuti, hanno dato sostanza al proprio sound, e non nego di preferire nettamente la compattezza di Black Heaven alle affascinanti ma prolisse sperimentazioni dei lavori precedenti.

8/10
Andrea

Line-up:
Isaiah Mitchell – guitar, vocals
Mike Eginton – bass
Mario Rubalcaba – drums

“BIG TINGS” ARE HAPPENING FOR SKINDRED WITH ALBUM RELEASE TODAY!

'BIG TINGS' ARE HAPPENING FOR SKINDRED WITH ALBUM RELEASE TODAY !
WATCH THE VIDEO FOR "THAT'S MY JAM"


The day has arrived and the new album “Big Tings” from Skindred is finally released today.The record can be purchased HERE.



“That’s My Jam” is an infectious metal pop beast of a track which still retains the Skindred ragga swagga metal trademark sound of the band.

  

DEVILDRIVER Drops Haunting Cover of "Country Heroes", Featuring Original Songwriter HANK3


Listen Now + Watch a Lyric Video via Rolling Stone Country

New Album, "Outlaws 'Til The End: Vol. 1", out July 6, 2018 via Napalm Records

Featuring Additional Guest Appearances by John Carter Cash, Ana Cristina Cash, Randy Blythe & Mark Morton of Lamb of God, Lee Ving of Fear, Wednesday13, Burton C. Bell of Fear Factory, and Brock Lindow of 36 Crazyfists
Globally renowned, chart-topping band DEVILDRIVER recently announced the upcoming release of their highly-anticipated full-length album of outlaw country-gone-metal anthems, Outlaws 'Til The End: Vol. 1. The monstrous collection of savage metal interpretations will be released via Napalm Records on July 6, 2018, and pre-orders are available now in multiple formats via http://smarturl.it/OutlawsTilTheEnd-NPR with more format options coming soon.

The wait is over for new music! DEVILDRIVER just dropped their full, haunting rendition of Hank3's "Country Heroes", featuring Hank3 himself on vocals. The album's starter track kicks in with an ominous classic outlaw/country western intro, instantly careening into a heavy assault accented by Hank3's Ozzy Osbourne-influenced vocal approach. Quickly veering towards full heavy metal with a grooving double bass foundation, the track travels into heavy-hitting signature DEVILDRIVER territory, wrapping up with a hair-raising, whiskey-soaked solo by guitarist Neal Tiemann.

Listen to DEVILDRIVER's "Country Heroes" now, exclusively via Rolling Stone Country

giovedì 26 aprile 2018

Kontinuum unveil first new track and details of forthcoming album

KONTINUUM are revealing the first amazing song taken from their forthcoming new album, 'No Need to Reason', which will hit stores on July 6th, 2018.


KONTINUUM comment: "Our opening track, 'Shivers' is a long running river. It has been with us since the days of 'Kyrr'. Ever evolving as our soundscape matured, finding its passages through our musical spectrum until it finally reached its resting place on 'No Need to Reason'. 'Shivers' is the perfect link between the worlds of our old and new and serves as a starting point of our journey into 'No Need to Reason'."

AYAHUASCA DARK TRIP firmano per Argonauta Records



ARGONAUTA Records ha messo sotto contratto gli americani AYAHUASCA DARK TRIP.

La band crea una musica ipnotica che combina doom metal, psichedelia acida e ritual drone.

Fondati nel 2010 dal prolifico musicista peruviano Brayan Anthony (Montibus Comunitas) e dall’olandese Buddy van Nieuwenhoven (Cosmic Nod), hanno presto coinvolto Indrayudh Shome (USA/India, Queen Elephantine), Pedro Ivo Araújo (Brasile, Necro), Sifis Karadakis (Grecia), Floris Moerkamp e Robin van Rooy (Olanda).

"Siamo felici di unirci ad Argonauta, che ha mostrato di supportare band come i Suma, che si spingono oltre. Per noi è un piacere collaborare con Gero, una delle persone che lavora più duramente in quest’ambiente”, dichiara Indrayudh Shome, cantante di ADT e Queen Elephantine, che hanno pubblicato il loro ultimo disco su Argonauta Records.

L’album “Upaya” verrà pubblicato per la prima volta in formato fisico il 29 giugno.


IMMORTAL - il nuovo album “Northern Chaos Gods” in uscita il 6 luglio. Pre-ordinabile il singolo in vinile


Il 6 luglio 2018, le leggende del black metal norvegese IMMORTAL pubblicheranno il loro nuovo album, quasi nove anni dopo il precedente “All Shall Fall”. “Northern Chaos Gods” è un disco che riporta gli IMMORTAL alle proprie radici. Esso contiene otto tracce per quarantacinque minuti di velocità impietosa e oscurità glaciale: canzoni massicce, tipiche del vero modo di suonare degli IMMORTAL.

Ancora una volta la band si è concentrata sulla propria musica, senza influenze esterne.

lunedì 23 aprile 2018

HEADLESS CROWN - Century Decay

“Century Decay”

Release Date: on March 30, 2018

Label: Massacre Records 

Country: Switzerland 

Genre: heavy metal

Tracklist:
1. Century Of Decay
2. Radiant In Grey
3. The Blackness
4. Grinder Of Souls
5. Listen
6. Plan 9
7. Outermind Travel
8. The End
9. The Eyes Of The Crow
10. The Manipulators Of Dreams
11. Degree Absolute


Gli Headless Crown sono un quintetto svizzero fondato nel 2011 dal cantante Steff Perrone e dal chitarrista Manu Froelicher, due musicisti non più giovanissimi con la passione per l’heavy metal più classico: Accept, Saxon, Iron Maiden  Judas Priest su tutti. Dopo un discreto esordio come “Time For Revolution” (risalente a 3 anni fa) con questo Century Decay la band opta per un suono un po’ più aggressivo ed elaborato.


Le influenze citate sono ancora evidenti ma le sonorità sono più moderne e arricchite da robusti inserti thrash, vicine a certe cose di Nevermore e Angel Dust. 
Purtroppo non sempre risulta efficace il lavoro dei due chitarristi, che spesso sfornano riffs che sanno di già sentito (ascoltare a tal proposito le scontate “The End” e “Degree Absolute”) e anche il lead singer si rivela discreto ma nulla più, con il suo timbro a metà strada tra Rob Halford e Bruce Dickinson.
A risollevare le sorti del lavoro ci pensano l’ottima title track, con qualche riminescenza dei grandi Sanctuary, le tentazioni progressive di “Outermind Travel” e le priestiane “Grinder Of Souls” e “Listen”.

Gli Headless Crown non inventano nulla di nuovo e sono destinati a rimanere un nome di nicchia, ma chi si accontenta di un buon album di heavy metal classico può trovare motivi di interesse in queste 11 tracce. 

6,5/10
Andrea

line-up: 
Steff Perrone – vocals
Manu Froelicher – guitar
Ced Legger – guitar
Mack Machet – bass
Carlos Bensabat – drums

KHEMMIS – annunciano i pre-ordini del terzo album e presentano il video di 'Isolation'


Il quartetto metal/doom di Denver KHEMMIS ha svelato i dettagli e il primo singolo del suo attesissimo nuovo album “Desolation”, in uscita su Nuclear Blast in tutto il mondo, ad esclusione del Nord America (20 Buck Spin).

La copertina di “Desolation” è stata disegnata da Sam Turner (BLACK BREATH, 3 INCHES OF BLOOD).

L’epico video di 'Isolation' è stato diretto da Italo Ganni.


THE RED COIL – svelati i dettagli del nuovo album


Gli Stoner Sludgers italiani THE RED COIL svelano copertina e altri dettagli dell’attesissimo nuovo album. “Himalayan Demons” si riallaccia a sonorità vicine a Spiritual Beggars, Corrosion Of Conformity e Iron Monkey.


THE RED COIL “Himalayan Demons” verrà pubblicato in CD/DD da Argonauta Records il 22 giugno 2018.


TRACKLIST:
1.    Withdrawal Syndrome Wall
2.    Godforsaken
3.    Oriental Lodge
4.    Opium Smokers Room
5.    The Shroud
6.    Moksha
7.    The Eyes of Kathmandu
8.    When the Levee Breaks

GHOST BATH - pubblicano "Funeral" in digitale.


I depressive suicidal black metallers GHOST BATH pubblicheranno il loro album di debutto “Funeral” su tutte le piattaforme digitali il 4 maggio 2018. Uscito  dall’underground DSBM nel febbraio 2014, questo disco mise in luce che band fenomenale fossero i GHOST BATH. Da tempo il formato fisico è esaurito e le canzoni non sono mai state rese disponibili in digitale... almeno fino ad ora.

"‘Funeral’ è il primo LP che ho scritto come GHOST BATH", dichiara il front man Nameless. "Con questo disco è iniziato tutto e ci siamo fatti presto un nome nel mondo DSBM. Per la prima volta dalla sua uscita nel 2014, quattro anni fa quindi, sarà disponibile su Spotify, iTunes e tutte le altre piattaforme digitali tramite Nuclear Blast".

Inoltre l’album con la splendida copertina, raffigurante un dipinto di John Everett Millais, sarà disponibile in vinile (limitato a 500 copie) su Bandcamp

venerdì 20 aprile 2018

Spiritual Front - Amour Braque

"Amour Braque"


Release Date: on 23 March 2018

Label: Prophecy Productions

Country: Italy

Genre: neo folk

Track List:
01. Intro / Love's Vision 
02. Tenderness Through Violence -
03. Disaffection -
04. The Abyss of Heaven 
05. Children of the Black Light 
06. Pain Is Love 
07. Beauty of Decay 
08. Devoted to You 
09. This Past Was Only Mine 
10. Battuage 
11. An End Named Hope 
12. The Man I've Become 
13. Vladimir Central 


Prosegue il cammino musicale degli Spiritual Front, snodandosi tra le macerie di un folk apocalittico di grande suggestione, ormai da tempo lasciato alle spalle, e l'innata armonia che da sempre contraddistingue la miglior musica cantautorale del nostro Bel Paese. Amour Braque arriva cinque anni dopo l'ottimo Open Wounds, anche se non sono certo gli album d'indubbia bellezza a scarseggiare nella carriera del trio romano.

Ecco allora tredici nuove tracce che delineano un percorso al tempo stesso lineare e affascinante, tra sperimentazioni romantiche e arrangiamenti minimali. Non mancano i momenti ostici, dove il cantato perversamente marziale di Simone Salvatori si libera della camicia di forza e ne brucia i resti sulla pira funeraria della darkwave più dolente. Amour Braque non abusa degli stilemi più classici, ma si allinea perfettamente alla contemporaneità della scena gotica, le cui trame sintetiche si fondono col calore folkloristico delle carovane zingaresche, trasportandoci nei cunicoli della depravazione e dell’oblio.

Il sipario si chiude sulla ritmica sincopata del manifesto d'intenzioni Pain Is Love, un ennesimo saggio delle capacità tecniche e interpretative di Salvatori. Oggi più che mai, un Hellvis che sembra sogghignare malizioso come i sex symbol immortalati nei poster che adornavano le nostre camerette negli anni 80.

8/10
Michela (Anesthesia)

Simone "Hellvis" Salvatori (voce e chitarra)
Andrea Freda (batteria)


Riccardo Galati (chitarra elettrica)

Official Site

Follow The Cipher pubblicano il terzo singolo


Dimenticate tutto ciò che pensavate di sapere, perché i FOLLOW THE CIPHER sono pronti a inaugurare una nuova era della musica e ad attraversare le varie dimensioni del nostro universo per lasciarvi senza fiato. Nonostante la loro diversità stilistica, questa band metal svedese crea un’atmosfera coesa, mixando un sound di prima classe con un magico carisma, idee innovative, presenza scenica e una talentuosissima cantante.

I FOLLOW THE CIPHER pubblicheranno il loro debutto omonimo l’11 maggio su Nuclear Blast. La copertina è stata realizzata da nientepopodimeno che da Chris Rörland dei SABATON.

Dopo avere pubblicato di recente il terzo singolo, 'Carolus Rex' scritto dal cantante dei SABATON Joakim Brodén e dal chitarrista dei FTC Ken Kängström alcuni anni fa oggi nel quarto trailer dell’album i FOLLOW THE CIPHER svelano maggiori dettagli sulla canzone.



MORTIIS svela altri dettagli su 'PERFECTLY DEFECT' e sull’album di remix gratuito. Pre-ordini attivi


L’album di MORTIIS ‘Perfectly Defect’, pubblicato originariamente nel 2010 durante il tour europeo in compagnia degli amici COMBICHRIST e da tempo fuori catalogo, verrà ristampato il 1° giugno dall’etichetta di MORTIIS Omnipresence Records.

I pre-ordini sono attivi da ora. Chi pre-ordina il disco sullo store di MORTIIS riceverà gratuitamente il disco in digitale contenente i remix di 'Perfectly Defect'.

Inoltre MORTIIS offre ai fan tre tracce di 'The Perfect Reject' QUI

'PERFECTLY DEFECT' 2018 track-listing:
1. Closer to the End
2. Perfectly Defect
3. The Sphere
4. Sensation of Guilt
5. Sole Defeat
6. Thieving Bastards
7. The Punished
8. Halo of Arms
9. Impossible to Believe
10. This Absolution
11. Hermaphro Superior
12. Contrition

MORTIIS sarà in Italia dal vivo per un’unica data il 25 maggio 2018 alle Officine Sonore di Vercelli!

giovedì 19 aprile 2018

SKINDRED – New video/single "That 's My Jam" from the upcoming new album released – new record "Big Tings" coming out on April 27th


UK Ragga Rockers SKINDRED have released a new single/video "That's My Jam" from the upcoming new album "Big Tings" which will be released on April 27th via Napalm Records.

Watch the video HERE!

The Video for the new single features a special appearance by Hollywood actor and all round bad guy Patrick Bergin best  known for his roles in the classic films Sleeping with the Enemy & Patriot Games  as well as recently starring in the UKs biggest TV show EastEnders as Aidan Maguire.
"That 's My Jam" is an infectious metal pop beast of a track which still retains the Skindred ragga swagga metal trademark sound of the band. "That's My Jam" is how Rock music in 2018 should sound: unique, trend setting and straight to the point!

mercoledì 18 aprile 2018

AURI - Interview with Johanna Kurkela


Interview by Michela (Anesthesia)
Editing by Margherita (MEG)
photo Credits by Tim Martindale

LFdM: AURI! It's a pretty unusual name for a band. Did you take it from the book “The Name Of The Wind” written by Patrick Rothfuss? How did you come up with it?
Johanna Kurkela: Hi Michela! And thank you for your questions! The name of the band wasn't decided until last year, when we started delving deeper into the album making and realised we needed a name for our band. We tossed around with ideas, and finally thought of Auri, which felt like the perfect name. Deriving from the word "aura", meaning, golden, emanation, atmosphere, a soft breeze. It is used in Finland as a girl's name. And, it also happens to be the name of a character in Patrick Rothfuss' books which we love, a character who lives in her own world, almost in another dimension compared to the rest of the world, for the way she perceives life and keeps to herself, only to come out at moonlight to sit on the rooftops of the world. She is a deep deep mystery, and an achingly beautiful and infinitely intriguing one at that. Just like the magic of music.

LFdM:When did you start to think to form this band?
JK: In essence, the band Auri was born out of the sheer desire to hear music still missing from the world. We've all been close friends for years now, and fans of each other's music from the very first note we heard, collaborating on each others musical projects on many occasions in the past. In that sense, the spirit of collaboration has been ever present. Throughout the years it just developed into this shared dream of a unique, fearless, infinite open world of music, which we three might be able to bring to life together. I guess one could say, this band is, in effect, our friendship translated into music. An audible assortment of things we feel strongly about.

LFdM: Everyone knows who Tuomas Holopainen is in symphonic and metal scene, so I don't want to talk about him. I would like to know instead: if you should introduce and explain the new record to a totally profane kind of audience, having the opportunity to choose only one song to do it, which track would you pick up?
JK: To me this album is such an entity that whenever I listen to it, I always do it from start to finish, as one would watch a film or read a book. For anyone yet to enter the world of Auri, rather than to visit just one continent, I'd definitely recommend to go for the whole nine yards. Otherwise, any song, I'm sure, would serve nicely to yield a little glimpse.
Even to this day, it's hard for me to categorize the music of Auri. We didn't really have any particular genres or languages in mind making the music, quite the opposite. Overall, I think we were all just instinctively following the paths of music that felt right to us, not really caring if it was orthodox or not to combine things the way we did. It felt very liberating, working in this mind set, not having any pressure or expectations to confine us, not caring at all what other people might think or how they might feel about the final result. We didn't have a concept, no main songwriter, no producer. The only thing we strived to do was to make music which made us three go completely ecstatic over, and have massive fun at it. And that's exactly what we did.

LFdM: How important are the lyrics in your kind of music, made for the live dimension?
JK: In Auri, one can most certainly hear many influences, but rather than try to pinpoint them all, we'd prefer the listener to just shut the mind, and let one's heart listen instead. For me, the magic of music has never been something that can be generalized or captured with only words. It's always a very personal journey, a coloring book, the outlines of a scenery to be filled with each listener's own emotions. There is no right or wrong in interpreting a song, if it jerks out something profound, beautiful and renewing inside the listener. For me the oceans of music are all connected. If it were up to me, I'd rather not categorize Auri at all, or any other music for that matter, but if need be, "Celestial Metal" as Troy playfully put it, or “World Music”, would do nicely.

LFdM: Is there any particular message that you’re trying to delivery with your songs?
JK: Skillful use of words, clever poetry and insightful lyrics are things I'm sure we all find joy and comfort in. However, words alone are often prone to unfortunate misunderstandings and misinterpretations. This is probably one of the reasons I enjoy wordless music so much, such as film score soundtracks for instance, where instead of using our minds to follow the words, one can be whisked off on a more subconscious journey, to let one's own story and emotional scenery unravel onto the waves of sounds. Still, words can be powerful tools in conveying things more specific. For me, whenever there are lyrics in music, it's paramount that both elements support and complement one another in service of the song. This is often times a very delicate art, but always an infinitely rewarding one after you happen to stumble upon the perfect balance.

LFdM: Where does the inspiration to write such emotional music come from? You’re really unique, compared to other metal acts in the world, what's the moving force here?
JK: In Auri, I feel like I've finally found my home as an artist, a perfect outlet for my creativity, being able to record and edit my own vocals independently, feeling completely at home in the music, finding such likeminded people to work with, and an environment without pressure or judgement, that you don't have to hold anything back or make compromises, which usually, naturally occurs when working alongside other people with different opinions and goals. Being able to work seamlessly together, while being completely open and channeling your deepest emotions through music, has been one the most life changing things for me to discover in Auri. A sort of altruistic connectedness, which hopefully is something others listening to this music can also tap into.

LFdM: Do you think you will continue with this project in the future?
JK: When we headed out on this marvellous adventure of Auri, we didn't really have any expectations or plans for the future, other than just to release an album and see what happens. But pretty quickly, as things started to evolve, and due to the immense fun we had while making this album, it soon became obvious, that instead of being just a one album project, Auri was becoming a real band. In the future, we're definitely hoping to carry on making more albums for Auri and even head out on a tour at some point. But for now, on the immediate horizon, there are other more pressing matters keeping us all busy for the next approaching years. Still, luckily for us, we're not in a hurry, time is just an illusion, and already, ideas for the next Auri album are starting to gently take form in our heads.

Kind regards,
Johanna



NAPALM RECORDS News: CANDLEMASS


The Swedish pioneers of timeless slowness are back in top form, distilling the essence of epic doom metal!

It only takes a few short bars of the title track ‘House Of Doom‘ to feel that familiar sensation again: yes, Leif Edling aka the undisputed king of minor key songwriting has returned. With him, he brings frenzied riffing, melancholy made sound and warm Hammond organ tapestries that form the pillars of every CANDLEMASS classic!  

CANDLEMASS  is back in top form with this killer doom epic. ‘The House Of Doom’ EP comes with 3 bonus tracks, is raw and in your face and today is available for PRE ORDER

The Swedish pioneers of timeless slowness managed once again to distill the essence of epic doom metal – and at the same time they make waiting for the next long player (to be released in fall 2018) even harder...

NAILED TO OBSCURITY – firmano per Nuclear Blast e lavorano al nuovo album!

Photo Credit: Kerstin Bruemmer

Cercare il proprio posto nel mondo, trovarlo e occuparlo può essere un'impresa piuttosto faticosa, ma che molte band devono affrontare per trovare la loro nicchia creativa. I NAILED TO OBSCURITY ovviamente non solo hanno trovato la loro nicchia, ma anche una nuova casa discografica. Ecco perché Nuclear Blast è lieta di annunciare che il gruppo del nord della Germania è stato aggiunto al proprio variegato roster.

Per oltre dieci anni, i NAILED TO OBSCURITY hanno con successo sviluppato il proprio stile distintivo, qualcosa che sta tra il death metal melodico e il doom con influenze progressive. Il loro debutto “Abyss…” ha messo in luce questi barlumi, ma i loro dischi “Opaque” (2013) e “King Delusion” dello scorso anno hanno mostrato una reale evoluzione delle loro sonorità, consentendo loro di spiccare un balzo in avanti.  Le loro canzoni malinconiche non sono mai prive della necessaria brutalità e creano sempre una distinta dinamica che mesmerizza l’ascoltatore, il quale sperimenta profondamente ogni nota e ogni parola. Questa magia ha già conquistato il pubblico di festival come Wacken Open Air, Summer Breeze e Party.San Open Air e tutti coloro che hanno visto la band in azione durante il tour europeo di spalla a DARK TRANQUILLITY e nelle date in compagnia di ARCH ENEMY e PARADISE LOST.

ORPHANAGE NAMED EARTH pubblicano “Re-evolve” venerdì.


ORPHANAGE NAMED EARTH pubblicano “Re-evolve” venerdì. Il disco in streaming su Echoes And Dust

I post metal / sludgers polacchi ORPHANAGE NAMED EARTH pubblicheranno il nuovo album “Re-evolve” il 20 aprile su ARGONAUTA Records.

Oggi la band presenta in esclusiva su Echoes And Dust lo streaming di  “Re-evolve”.

TRACK-LIST:
01 Piss on Your Parade
02 Holy Hate
03 Insanity
04 Charity Everywhere
05 Romance is in the Eye of the Seeker
06 Pity this Kind
07 Orphanage Named Earth
08 Monuments of Tomorrow

Copertina di Andy Lefton (WAR//PLAGUE, TAU CROSS)