Un concerto acustico di Daniel e Vincent Cavanagh è, ogni
volta, un'esperienza mistica.
I due fratelli inglesi e le loro chitarre hanno la capacità
di far riaffiorare ricordi ed emozioni, lasciandoti sì agonizzante, ma con la
voglia di soffrire ancora.
Perfette l'organizzazione e la location, il giardino del Monk Club di Roma, trasformato quasi in un giardino incantato per creare un'atmosfera intima e raccolta anche
nella caldissima estate romana. Ad aprire la serata, i Rome in Monochrome, una piacevolissima scoperta.
Alle 21 ecco salire sul palco i fratelli Cavanagh, per dar vita a un concerto pieno di intensità e passione. Magistrale la scaletta, che ha raccolto le
canzoni più amate della band partendo dall'album del 1998 Alternative 4 fino ad
arrivare al nuovo The Optimist. [Review]
"Are you there", "Forgotten Hopes" e "Lost Control" sono state le
perle della serata. Unico appunto da fare, purtroppo, a parte del pubblico:
essendo un concerto gratuito, oltre ai fan della band molte persone erano lì
soltanto per bere qualcosa e chiacchierare, mentre Daniel e Vincent andrebbero ascoltati in un
silenzio quasi religioso per comprendere appieno ogni sfumatura della loro
incredibile musica.
Questa la scaletta:
1. Fragile Dreams
2. Untouchable, Part 1
3. Untouchable, Part 2
4. Thin Air
5. Inner Silence
6. One Last Goodbye
7. Pressure
8. Are You There?
9. Dreaming Light
10. The Beginning and the End
11. The Optimist
12. Deep
13. Forgotten Hopes
14. Destiny is Dead
15. Lost Control
--- Encore ---
16. High Hopes (Pink Floyd)
17. The End (The Doors) / Sober (Tool)
18. Another Brick in the Wall (Part 2) (Pink Floyd)
Live report a cura di Alessia
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